25 Giugno 2024

Decreto sulla copertura Catastrofale delle Imprese rimandato a Ottobre

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

In 6 mesi Mef e Mimit sono risuciti produrre solo una bozza, il testo del decreto interministeriale sull’obbligo di copertura catastrofale per le imprese è rinviato a dopo l’estate.

A quel punto tutte le aziende di ogni comparto e dimensione (ad eccezione delle agricole) avranno si e no 3 mesi per stipulare una polizza. Se pensiamo che in Italia appena il 3,4% delle Pmi è coperto per alluvioni e l’8,4% per i terremoti, basta un po’ d buon senso per rendersi conto di come l’impresa sia semplicemente insormontabile entro i tempi indicati dalla legge finanziaria del governo, ovvero il 31 dicembre 2024.
Che poi, a ben vedere, non è neanche un “obbligo” visto che la “pena” per le imprese non assicurate è l’esclusione da contributi, sovvenzioni o agevolazioni statali di cui, per fortuna, non tutte godono. Per le compagnie, invece, l’obbligo c’è eccome e il rifiuto a contrarre è punito con una ammenda pecuniaria che arriverebbe fino a un milione di euro.

Eppure l’esecutivo dovrebbe aver fretta di scrollare il peso dei disastri naturali dai conti pubblici. Non serve un esperto per capire che colmare il protection gap, che ci distingue negativamente in tutta Europa, modererebbe l’effetto negativo dei disastri naturali sul Pil: se la quota delle perdite assicurate è bassa, l’economia locale e nazionale è destinata ad affossarsi e a faticare parecchio per riprendersi.
In questi giorni IVASS ha pubblicato un dettagliato rapporto sullo stato dell’arte e ieri il presidente Luigi Federico Signorini, nelle considerazioni sull’attività dell’istituto di vigilanza nel 2023, non ha nascosto le comprensibili difficoltà riscontrate nel mettere nero su bianco disposizioni attuative che non stressino troppo l’imprenditoria, già alle prese con tanti problemi in questo periodo, e soprattutto preservino solidità e capacità dei player assicurativi a fronte di fenomeni sismici e atmosferici dai danni potenzialmente inestimabili.

Una recente analisi HSBC afferma, comunque, che il settore presenta livelli di solvibilità sani e, al momento, tutti i grandi gruppi sarebbero in grado di assorbire le perdite di un evento grave. Grazie letteralmente al “cielo” quest’anno siamo stati graziati rispetto alle calamità abbattutesi sulla penisola nel 2023, ma è sempre bene dirlo sottovoce e comunque la riassicurazione spalma il rischio su scala planetaria: i cataclismi che si verificano dall’altra parte del mondo fanno sentire i loro effetti anche sui nostri tariffari.
Giulio Terzariol, Ceo Insurance di Generali, ha dichiarato un paio di settimane fa che “per una maggiore mitigazione del rischio c’è urgente bisogno di costruire un sistema sostenibile che tuteli tutti. Assicurazione e riassicurazione devono fare la loro parte, ma da sole non bastano: le partnership tra pubblico e privato sono necessarie per trovare il giusto equilibrio e creare un mercato che funzioni per tutti i partecipanti“.

Cos’altro può aiutare il comparto a detenere in portafoglio questa scottate categoria di asset? Intanto una migliore modellazione dei rischi, che sfrutti e mostri davvero i tanto decantati poteri dell’IA e delle moderne tecnologie. Quindi un uso sapiente della retrocessione da parte dei riassicuratori, sempre nell’ottica di mitigare i rischi.
Non ultimi i cosidetti cat bond, che secondo Artemis a livello globale hanno segnato +38% nei primi 5 mesi del 2024, con la cifra record di 4 miliardi collocati solo a maggio: questi titoli intervengono quando il costo del rischio è eccessivo (per non dire incalcolabile) – trasferendolo al mercato dei capitali e dunque diversificandolo – e sono infatti impiegati anche sul fronte della cyber insurance, per ridurre l’esposizione e limitare l’impatto economico dell’attacco hacker. Tra l’altro, senza eventi avversi, secondo il Sole 24 Ore i rendimenti dell’investimento risulterebbero decisamente interessanti anche a breve termine.

Catastrofi Naturali a Italy Protection Forum, nuovi Rischi e Opportunità per il Mercato assicurativo

 

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