L’Associazione di Categoria Broker ha trasmesso le proprie osservazioni sugli articoli 23 e 24 del Ddl di Bilancio per il 2024 alla competente Commissione permanente del Senato.
Secondo il presidente Luigi Viganotti, la prima misura – che, oltre a variare l’aliquota della ritenuta d’acconto, estende l’applicazione della stessa alle provvigioni percepite dai broker assicurativi direttamente dalle direzioni delle compagnie di assicurazione – produrrebbe un deciso effetto negativo sui flussi di liquidità dei broker in un contesto economico difficile come quello attuale. Analoghe contestazioni sono state mosse in questi giorni anche da altre associazioni di categoria, inclusa quella degli agenti.
Ulteriori osservazioni sono state espresse inoltre sull’introduzione della copertura assicurativa obbligatoria per le imprese, per i danni cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali. ACB è consapevole che tale intervento si renda necessario alla luce delle previsioni di ulteriori e più frequenti fenomeni atmosferici avversi. Viganotti sottolinea però che l’obbligatorietà prevede una serie di elementi da valutare per l’impatto sulle aziende, sulle imprese di assicurazione e sugli intermediari. ACB è favorevole e pronta ad offrire il proprio contributo di esperienza al tavolo tecnico nazionale sulle assicurazioni per i rischi catastrofali, voluto dal Governo per un confronto con gli operatori di settore, che al suo avvio non ha però coinvolto gli intermediari assicurativi.
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