14 Marzo 2022

Anapa: “Torniamo a Viaggiare ma Protetti da una Polizza”

Torniamo a viaggiare ma protetti da una polizza! L’invito viene da Anapa, che in queste settimane ha svolto una consultazione tra i propri iscritti sulle molte coperture dei rischi disponibili per chi si accinge a partire per una vacanza.

Ed ha messo a punto una guida contenente le risposte ai più frequenti quesiti posti dai consumatori.

Con la prossima Pasqua le previsioni – Ucraina permettendo – indicano una ripresa generalizzata del turismo dopo lo stop forzato imposto da due anni di pandemia.

I dati sono incoraggianti. Secondo il recente EY Future Travel Behaviours, il 60% degli italiani nel 2022 tornerà alle medesime abitudini di viaggio precedenti la pandemia mentre il 25% delle persone interpellate nel medesimo sondaggio hanno dichiarato una propensione ad aumentare il numero di viaggi.

D’altra parte, però, non bisogna neppure dimenticare che, sebbene attutita nel suo impatto (almeno in Italia), il covid-19 continua a mietere vittime ed in molti paesi sono ancore in vigore molte restrizioni.

Dopo i tanti viaggi cancellati negli ultimi anni per effetto dell’emergenza sanitaria, Anapa consiglia di mettersi in viaggio forniti di una buona copertura assicurativa.

Era un consiglio valido già prima della pandemia – ricorrere a cure sanitarie in paesi come gli Usa, ad esempio, può costare decine di migliaia di euro – ma lo è ancora di più dopo l’esperienza vissuta negli ultimi due anni. Questo spiega perché la propensione ad acquistare una polizza viaggi sta crescendo.

Secondo la Global Data Coronavirus Global Recovery Survey, un sondaggio svolto a fine 2020, prodotti vacanze “privi di rischio” influenzano “sempre” le scelte dei consumatori nel 27% dei casi e “spesso” nel 32 per cento.

Un’altro report globale, quello di GlobalData’s Market Competitor, informa che gli acquisti delle assicurazioni viaggio sono aumentati del 66,4% nel 2022 ed anche quest’anno sono previsti in ulteriore crescita (+7,4%).

Quanto all’Italia manca un’indicazione precisa sul mercato assicurativo perché la raccolta delle polizze viaggi confluisce in quella del ramo assistenza e non sono disponibili dati disaggregati.

Le polizze coprono generalmente le spese sanitarie che debbano rendersi necessarie nel corso del viaggio. Queste protezioni sono state spesso integrate, nel corso della pandemia, per rispondere alle specifiche esigenze che si sono manifestate così da coprire ad esempio i costi delle analisi mediche e delle quarantene imposte dalle autorità sanitarie nel corso del viaggio, o al ritorno.

La compagnia rimborserà le spese di viaggio se questo non potrà più svolgersi per motivi indipendenti dalla volontà del turista (ad esempio una malattia o un infortunio). Ma attenzione. Se un viaggiatore decide di rinviare la propria vacanza per propria scelta, ad esempio perché preoccupato della situazione sanitaria del paese di destinazione, l’ombrello assicurativo non si aprirà.

Ugualmente, se un volo verrà cancellato o rinviato per decisione delle autorità o della compagnia aerea, sarà quest’ultima e non l’assicuratore a dover intervenire rimborsando le spese del biglietto o proponendo un voucher al consumatore.

Negli ultimi anni si sono diffuse polizze viaggi offerte da compagnie aeree o tour operator. Per legge queste coperture possono essere proposte come servizio ancillare a quello turistico e nel limite di premio di Euro 200 a persona.

Il consiglio di Anapa è quello di leggere attentamente le condizioni contrattuali indicate nei contratti.

Polizze con premi molto modesti sono necessariamente associate a coperture limitate con il rischio, durante il viaggio, di dover constatare che un particolare accadimento negativo non è coperto dal contratto.

Particolare attenzione, in particolare, deve essere prestata ai massimali di copertura ed alle esclusioni previste dalla polizza.

Al contrario è anche possibile che un piano sanitario a cui una persona persona è già iscritta possa offrire una protezione anche all’estero, nel corso di un viaggio.

Il consiglio di Anapa è, in ogni caso, quello di utilizzare la consulenza degli agenti assicurativi per analizzare la situazione e valutare la polizza più idonea in relazione alla situazione del viaggiatore e del paese di destinazione della vacanza.

Nel check con l’assicuratore, ad esempio, debbono essere segnalate eventuali malattie preesistenti che possono insorgere nel corso del viaggio. Diversamente si corre il rischio, ancora una volta, di non ricevere protezione nel momento del bisogno.

Con l’aiuto di un intermediario assicurativo occorre anche valutare l’opportunità di includere garanzie diverse da quelle sanitarie (ad esempio quella infortuni o furti), considerando quei rischi che più di frequente sono associati ad un viaggio.

A titolo di esempio una polizza viaggi per una persona di età fino a 70 anni che va per turismo negli Usa per 10 gg con massimale illimitato ha un costo di circa euro 160.  Se la medesima persona cambiasse solo destinazione e si recasse nel Regno Unito, il costo indicativo potrebbe essere di circa euro 70 euro.

Prima di intraprendere un viaggio all’estero è consigliato informarsi su sito https://www.viaggiaresicuri.it/find-country gestito dal Ministero degli Esteri nel quale è possibile trovare notizie aggiornate (sanitarie e d’altro tipo) sul paese che si intende visitare.

Infine un ultimo consiglio. Se andate all’estero portate con voi il vostro portatile. In caso di quarantena riuscirete così ad essere ancora produttivi sul lavoro.

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