21 Novembre 2023

Anche AIBA contro la Ritenuta d’Acconto sulle Provvigioni: “Fare Cassa o Garantire Consulenza?”

Anche AIBA contro l’art. 23 comma 2, inserito nel Ddl Bilancio 2024, che introduce l’obbligo di operare la ritenuta a titolo d’acconto sulle provvigioni percepite dai mediatori assicurativi per le prestazioni rese direttamente alle compagnie.

Già la rete di agenti di Anapa aveva sollevato vive perplessità sulla disposizione, in corso di approvazione, che abolisce la norma che ad oggi prevede il versamento delle imposte a carico dell’intermediario secondo le ordinarie scadenze fiscali in vigore per tutte le imprese italiane: per l’associazione dei broker la modifica produrrà gravi conseguenze finanziarie e operative sul comparto, stabilendo che le imposte-ritenute vengano versate al momento della rendicontazione dei contratti emessi, quindi con diversi mesi di anticipo. In questo modo le aziende verrebbero tassate anticipatamente sui soli ricavi lordi, anziché sull’utile netto.

Due, in particolare, gli effetti negativi. Il primo è la contrazione di liquidità, specie per gli operatori medio/piccoli o specializzati in prodotti di nicchia, a cui difficilmente l’eventuale compensazione del credito ex post garantirà quel flusso di cassa indispensabile per fronteggiare costi e investimenti: sarebbero costretti a ricorrere a prestiti ovvero a rivalersi sull’assicurato, con maggiori costi per l’attività di consulenza e intermediazione.

Il secondo riguarda le modalità operative che le compagnie potrebbero adottare per fronteggiare il nuovo onere: se richiedessero il versamento dell’intero premio direttamente dagli assicurati, risulterebbe impossibile ai broker verificare tempi e modalità utilizzati dal cliente per il pagamento, trovandosi così nella condizione di non poter garantire quel servizio di assistenza e consulenza alla clientela che caratterizza la figura professionale del broker.

Anapa contro la Ritenuta d’acconto sulle Provvigioni

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