23 Febbraio 2022

AON, Vanin nominato chief innovation officer. Parisi nuovo ceo per l’Italia

Il Gruppo Aon ha annunciato che Enrico Vanin assumerà il ruolo di Chief Innovation Officer International per le aree Emea, Latam e Apac, riportando a Jillian Slyfield, Chief Innovation Officer Global di AON e a Carlo Clavarino, Presidente Esecutivo di AON. Rimarrà inoltre Head of Grecia, Turchia e Malta e membro dell’Emea Executive Committee, riportando per questo ruolo a Eduardo Davila, Ceo Emea di AON.

Andrea Parisi assumerà invece il titolo di Ceo di AON in Italia, riportando a Eduardo Davila, con l’obiettivo di garantire la continuita’ del lavoro fatto in collaborazione con Enrico Vanin e con il Presidente di Aon Marco Dubini Daccò, per generare una crescita sostenibile e accelerare il processo di Delivering AON United. Entrambe le cariche saranno operative dal 1 aprile 2022.

L’innovazione e la digitalizzazione mi affascinano da molti anni e costituiscono la base imprescindibile di una societa’ che corre sempre piu’ veloce ed e’ data driven – spiega Enrico VaninIl settore assicurativo non fa eccezione, dimostrandosi capace, soprattutto in seguito allo scoppio della pandemia da Covid-19, di una forte accelerazione nella digitalizzazione dei servizi, mettendoli a disposizione delle aziende e dei consumatori. La tecnologia e’ un bene prezioso, che dobbiamo saper coltivare e gestire, perche’ molto potente per la sua capacita’ di generare innovazione a livello esponenziale“.

Sono felice di proseguire nello sviluppo e nella crescita di AON nel nostro Paese, per aiutare le aziende pubbliche e private a prendere le decisioni migliori per il loro business – ha aggiunto Andrea Parisi – A seguito della pandemia, la gestione dei rischi e’ cambiata completamente rendendo sempre piu’ difficile e imprevedibile il contesto nel quale operano le aziende ed i professionisti. Il compito che mi prefiggo – insieme agli oltre 1.500 colleghi in Italia – e’ quello di aiutare i nostri Clienti ad essere meglio informati sulle proprie esposizioni e ad avere accesso alle migliori competenze sul mercato per prendere le decisioni piu’ corrette. L’obiettivo e’ quello di garantire la continuita’ aziendale, mettendo le imprese al sicuro dalle conseguenze dei fenomeni metereologici estremi derivanti dai cambiamenti climatici, in grado di superare le difficolta’ di approvvigionamento di materie prime (strettamente legate ai rischi geopolitici, di cui siamo tutti testimoni in questo periodo con la crisi russo-ucraina), al riparo da possibili attacchi informatici o dalla perdita di valore delle proprie proprieta’ intellettuali, oltre che garantire le migliori condizioni di welfare della propria forza lavoro“.

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