Nonostante la crescente attenzione delle aziende al benessere mentale dei lavoratori, un buon numero di broker assicurativi operanti nel Regno Unito è in preda all’ansia e allo stress, oltre a essere sovraccaricato di lavoro. È il quadro che esce dall’indagine sullo stato di salute mentale dei broker britnnici svolta dalla compagnia Ecclesiastical Insurance.
In estrema sintesi, ecco i principali risultati del sondaggio condotto su 238 brtoker:
Ecclesiastical, che collabora con Mental Health in Business per supportare i broker nella gestione dello stress e nella costruzione della resilienza, ha rilevato che le tre principali cause di stress per i broker assicurativi sul posto di lavoro sono i pesanti carichi di lavoro, l’interpretazione e gestione delle normative, le richieste dei clienti, i rapporti con gli assicuratori e le carenze di personale.
“I carichi di lavoro pesanti, la regolamentazione e i livelli di servizio assicurativo stanno davvero mettendo forte pressione sui broker, che sono sempre più stressati, al netto dei propri problemi personali, come dimostrano i risultti del nostro quarto sondaggio annuale sul benessere dei broker, che mostra livelli da record per stress e ansia”, ha commentato il direttore commerciale di Ecclesiastical, Adrian Saunders, che ha aggiunto: “Ci sono molti aspetti positivi da trarre dai risultati del sondaggio: i broker continuano a dare priorità al benessere mentale del proprio personale, un trend al rialzo da quattro anni a questa parte; i broker si sentono supportati più che mai prima. È incoraggiante vedere come la consapevolezza e la comprensione del benessere mentale siano aumentate in tutto il settore”.
Le azioni concrete messe in atto dalle società di brokeraggio per migliorare il benessere mentale dei propri dipendenti comprendono: lavoro flessibile, consulenza e orientamento per la gestione dello stress, linee di assistenza riservate, formazione sulla consapevolezza della salute mentale.