7 Novembre 2022

Swiss Re mette in guardia gli Assicuratori sui Rischi dell’Inflazione

Un nuovo rapporto dello Swiss Re Institute suona il campanello d’allarme per le compagnie di assicurazioni e riassicurazioni alle prese con una situazione di instabilità finanziaria e la prospettiva di una recessione inflazionistica, che avrà un impatto sulla domanda assicurativa e farà aumentare i costi dei sinistri.

Gli analisti di Swiss Re osservano che sia gli assicuratori che le banche hanno difficoltà a riadattarsi alla nuova realtà economica dopo un periodo decennale con un mercato caratterizzato da tassi di interesse estremamente bassi e negativi. Le prospettive attuali comportano pericoli sia per le attività che per le passività degli assicuratori, con rischi di inflazione persistente che comportano un innalzamento del costo medio dei sinistri. Allo stesso tempo, la volatilità dei mercati finanziari e le insolvenze, potenzialmente più elevate in conseguenza dell’aumento dei tassi di interesse, potrebbero danneggiare sia gli asset degli assicuratori che specifici settori di attività, come ad esempio il segmento “credit & surety”. Tuttavia, guardando al futuro, Swiss Re ritiene che in fondo non tutto il male viene per nuocere, visto che i tassi di interesse più elevati permetteranno agli assicuratori di ottenere rendimenti più elevati dal reinvestimento delle obbligazioni in scadenza.

Le previsioni di Swiss Re prevedono che l’inflazione CPI (basata sull’indice dei prezzi al consumo) rimarrà al di sopra degli obiettivi della Banca Centrale il prossimo anno, con rischi di revisioni al rialzo delle previsioni, in particolare in Europa. In questo contesto, i banchieri centrali hanno promesso che saranno risoluti nel dare la priorità al ritorno della stabilità dei prezzi rispetto alla crescita, aumentando quindi i tassi di interesse ufficiali quando necessario. Un’altra preoccupazione crescente per l’Europa è che le risposte monetarie e fiscali stiano affrontando il problema dal lato della domanda dell’economia, quando il continente sta affrontando uno shock dal lato dell’offerta, con Swiss Re che raccomanda più riforme strutturali dal lato dell’offerta, come investimenti in infrastrutture energetiche, per fornire sicurezza e assicurare forniture sul lungo termine.

Inoltre, vi sono timori che gli attuali approcci politici possano anche amplificare i rischi di instabilità finanziaria, poiché l’allentamento delle condizione del passato regime di “bassi tassi di interesse, bassa volatilità” sta lasciando poco spazio all’ammortizzazione del rischio a disposizione dell’economia mondiale. “Swiss ReStiamo anche osservando gli effetti di spillover dell’inasprimento dei tassi di interesse sui mercati emergenti o Paesi periferici dell’UE, dove le preoccupazioni sul debito sovrano potrebbero risvegliarsi se i rendimenti obbligazionari dovessero salire troppo e troppo rapidamente”, ha affermato Swiss Re. “Se le disfunzioni del mercato portano a preoccupazioni sistemiche, ci aspetteremmo che le banche centrali affrontino la stabilità finanziaria, ma questo a sua volta potrebbe rallentare la lotta contro l’inflazione”.

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