15 Giugno 2023

ANIA-Ipsos: la Protection Cambia con l’Età, Voglia di Check-Up Assicurativo tra i Giovani

La qualità del mio domani dipende in buona parte da ciò che faccio oggi” è la frase ripetuta dal 60% degli italiani, in maniera generazionalmente trasversale. ANIA ha incaricato Ipsos di condurre uno studio sull’evoluzione della percezione dei rischi nei cittadini, i loro rinnovati bisogni di protezione, attese e propensioni verso le diverse soluzioni assicurative. Cosa è emerso?

Gli italiani hanno una percezione diffusa di esposizione ai rischi e interesse ad affrontarli proattivamente, specie i giovani. Le continue crisi, da quelle economico-finanziarie a quelle sociali e geopolitiche, hanno aumentato la sensibilità dei 2.000 utenti intervistati, segmentati per fasce anagrafiche: 9 su 10 si sentono vulnerabili ed esposti ai rischi e la maggioranza è focalizzata sul “presente”, considerando che il futuro discenderà dalle scelte attuali. Le preoccupazioni cambiano con l’età: non autosufficienza e cure per i baby boomers (il 66% del campione totale); famiglia e pensione per la X generation (50%); reddito da lavoro per i millennial (48%). Cresce, per tutti, l’attenzione ai danni da eventi atmosferici e naturali (33%). Nonostante ciò, resta il gap di protezione: il 45% di chi si sente esposto non ha alcun tipo di copertura, Rc auto a parte. Oltre il 90% di quanti, ad esempio, dicono di essere preoccupati per autosufficienza o tenore di vita non ha acceso nessuna forma di tutela LTC o di polizza integrativa.

Per alcuni potenziali clienti, certo, dipenderà anche dalla poca liquidità disponibile; per molti altri, invece, influisce la scarsa consapevolezza delle conseguenze di un imprevisto e la poca conoscenza dell’offerta di prodotti. Chi ci si avvicina al mercato apprezza: modularità; modificabilità nel tempo; possibilità di attivazione e disattivazione all’occorrenza; trasparenza di prezzi e premi, per selezionare meglio i preventivi; completezza, per una composizione a pacchetto. E consulenza, anche online. Magari in videocall, che consente di superare la dicotomia fisico-digitale. L’alta disponibilità ad affidarsi a figure esperte, per presidiare la sicurezza propria e dei cari, sottolinea come mai il bisogno delle informazioni di una guida. I touch point con la clientela sono ormai multicanali, le modalità a distanza e di persona quasi si equivalgono, spesso sovrapponendosi: l’off-line è ancora importante, tuttavia i driver della relazione con l’industria assicurativa migrano progressivamente su internet. Anche chi ha sottoscritto una polizza fisicamente usa web e app.

L’approccio dei consumatori è orientato a cogliere ciò che c’è di meglio in ciascuno dei 2 canali di comunicazione e vendita, sfruttandone i differenti benefit: il rapido e comodo digital per servizi personalizzati come sospensione del contratto, controllo scadenze; la rassicurante e trasparente presenza per consigli, spiegazioni e sottoscrizioni più articolate. In sintesi, la visita in agenzia rimane il veicolo di dialogo prevalente anche per la generazione Z, ma il 65% degli assicurati si relaziona ormai anche da remoto. Per quanto riguarda la reputation del settore assicurativo, sia le analisi motivazionali che i dati quantitativi evidenziano una percezione positiva: agenti e compagnie intercettano l’instabilità degli italiani e rappresentano un appoggio. La ricerca registra i livelli più alti di fiducia tra i giovani di 18-26 anni.Infine, un dato strategicamente importante: più di 1 italiano su 2 è interessato a un “check-up” assicurativo della propria esposizione ai rischi e delle relative esigenze di protezione e, tra i giovani, la percentuale sale a 7 su 10.

Voglia di Protection, oltre la Polizza: un Salto nelle Agenzie Generali e Sara

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