29 Agosto 2022

Arabia Saudita traina la Crescita dell’Assicurazione Takaful

S&P Global Ratings prevede che il miglioramento del clima economico, la spesa per le infrastrutture e la maggiore domanda assicurativa complessiva, andranno a beneficio degli assicuratori islamici del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) nei prossimi due anni.

Infatti, l’aumento del prezzo degli idrocarburi, ipotizzato da S&P a un prezzo medio del Brent di 100 $ al barile (/bbl) per il 2022 e di 85 $/bbl nel 2023, porterà probabilmente a un’accelerazione della crescita economica in tutta l’area del Golfo.

Crescita economica che dovrebbe estendersi al settore assicurativo islamico (Takaful = assicurazione di solidarietà), per il quale S&P stima un aumento dei premi lordi emessi di circa il 10% nel 2022 e dal 5% al 10% nel 2023.

Tuttavia, la situazione potrebbe non essere così positiva per ciascuno dei singoli mercati.

Il 2021 è stato ampiamente redditizio per il settore, ma i profitti non sono stati distribuiti in maniera omogenea.

Dopo diversi anni di lenta crescita, si è infatti registrata una ripresa dei premi regionali grazie all’Arabia Saudita, che ha contribuito per circa l’87% ai premi lordi di tutti gli assicuratori islamici del GCC.

La crescita complessiva dell’area regionale, pari a circa l’8%, è stata trainata principalmente dall’incremento dell’attività nel segmento sanitario, a seguito di alcuni adeguamenti tariffari e dell’estensione delle coperture assicurative. In contrasto con la crescita dell’Arabia Saudita, i progressi nei restanti mercati del GCC sono stati più modesti, con incrementi secondo S&P dal 3,5% al 4,0% circa nel 2021.

Nel primo trimestre 2022, gli assicuratori sauditi hanno registrato una crescita dei premi di circa il 17%. Tuttavia, secondo S&P questa crescita si attenuerà nel corso dell’anno, a causa della continua pressione sui prezzi. È anche il caso degli Emirati Arabi Uniti, dove gli assicuratori hanno già registrato un calo dei premi nel primo semestre. Di conseguenza, si prevede che i premi cresceranno di circa il 10% nel 2022, con l’Arabia Saudita che rimarrà il principale motore di crescita e il più grande mercato della regione.

Per quanto riguarda gli assicuratori regionali Takaful, nel 2020 hanno beneficiato di una bassa esposizione ai sinistri legati al Covid-19 (nei settori motor e salute a causa delle restrizioni alla circolazione). Nel 2021, le perdite hanno raggiunto e talvolta persino superato i livelli pre-pandemici nella maggior parte dei paesi del GCC, con la riapertura delle economie e la ripresa della mobilità. A quest’ultima situazione, si aggiunge un contesto inflazionistico che sta attualmente portando ad aumenti dei prezzi dei pezzi di ricambio e dei servizi, il che amplifica la pressione sui margini di profitto.

S&P prevede inoltre che i rendimenti degli investimenti rimarranno volatili nel 2022. Sebbene i mercati azionari del GCC abbiano ottenuto risultati migliori di molti altri nel mondo, S&P osserva che i prezzi delle obbligazioni (sukuk) sono diminuiti a seguito di un aumento dei tassi di interesse. Infatti, con l’aumento dei tassi di interesse statunitensi, le banche centrali del GCC, le cui valute sono ancorate al dollaro, subiscono continue pressioni per contenere l’inflazione e prevenire deflussi di capitali. Detto questo, è probabile che gli assicuratori beneficeranno di tassi di interesse più elevati nel medio termine, a causa degli effetti positivi sui rendimenti dei loro depositi in contanti e a termine.

In conclusione, S&P ritiene che l’intensa concorrenza e l’aumento della frequenza dei sinistri continueranno a pesare sulla redditività degli assicuratori islamici nel 2022, prima di una modesta ripresa nel 2023 supportata dagli adeguamenti tariffari delle linee in perdita e dall’aumento dei tassi di interesse, che dovrebbe aumentare i rendimenti degli investimenti.

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