Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto firmato da Mimit e Giustizia che mette nero su bianco le norme per la risoluzione stragiudiziale delle controversie assicurative.
L’Ivass, che potrà avvalersi di più collegi, ha 4 mesi dall’entrata in vigore del regolamento – il prossimo 24 gennaio – per dichiarare ufficialmente l’operatività all’organismo indipendente dell’Arbitro assicurativo, adottando disposizioni tecniche e attuative di dettaglio.
Di seguito – in estrema sintesi – i punti principali.
Collegio: 1 presidente e 2 membri scelti da Ivass; 1 membro designato da Ania o 1 dalle associazioni degli intermediari, a seconda del soggetto del ricorso; 1 membro designato dal CNCU o 1 dalle principali associazioni di categoria per le controversie dei clienti non consumatori.
Adesione: compagnie e intermediari vi aderiscono per effetto dell’iscrizione ad Albo e RUI. Imprese e intermediari in LPS non aderenti all’Arbitro comunicano all’IVASS il sistema ADR alternativo prescelto o previsto nel Paese d’origine.
Cognizione: controversie su contratti aventi a oggetto accertamento di diritti, anche risarcitori, obblighi e facoltà inerenti a prestazioni e servizi o inosservanza delle regole di comportamento nell’attività distributiva.
Limite risarcimemti: rami vita € 150.000 (300.000 in polizze di ramo I, se le prestazioni sono dovute solo in caso di morte); rami danni € 25.000 (2.500 per contestazioni relative al danno per RC, promosse dal terzo danneggiato titolare di azione diretta nei confronti della compagnia del responsabile).
Esclusioni: sinistri gestiti dal FGVS e controversie relative a fattispecie rimesse alla competenza di Consap.
Procedura: il ricorso deve essere preceduto da un reclamo e la decisione viene emessa entro 90 giorni, prorogabili solo in casi complessi.
Il testo licenziato dal ministero è consultabile per esteso, sul portale della GU, a questo link: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2025/01/09/25G00001/SG
