AXA chiude l’esercizio 2023 con l’utile netto in crescita del 45%, pari a 7,2 miliardi di euro; cresce anche l’utile sottostante a 7,60 mld (+25% annuo).
Il fatturato cresce del 3%, a 102,7 miliardi di euro, trainato dal settore Danni (53 mld, +7%) che rappresenta la metà dei premi e 2/3 dei ricavi operativi della compagnia. All’ottima performance ha contribuito la raccolta sia delle Commercial lines (33 mld, +9%) guidate da AXA XL Insurance (+5%), che delle Personal lines (17,8 mld, +6%) guidate dal segmento Auto (+7%). Flette AXA XL Reinsurance (2,3 mld, -5%) per la minore esposizione alle catastrofi naturali, in linea con la strategia del Gruppo.
Il settore Health & Life perde nel complesso il 2%, attestandosi a 48,1 mld: il comparto Salute, in particolare, scende del 7% a seguito del mancato rinnovo di due grandi contratti internazionali, altrimenti sarebbe salito del 7%; i premi Vita invece aumentano dell’1%, grazie anche alla continua espansione del segmento Protection (+4%).
Positive tutte le altre principali voci della relazione, dal risultato operativo di 7,6 mld (+6%) al Solvency II ratio al 227% (+ 12 punti).
Il bilancio “segna il completamento del nostro piano ‘Driving Progress 2023’ – dichiara Thomas Buberl, CEO di AXA –. Il Gruppo ha raggiunto con successo tutti i suoi principali obiettivi finanziari con un risultato operativo per azione in crescita del 9%, una rimessa cumulativa di cassa di 16,4 miliardi e un Return on Equity del 14,9%. Nel 2023 abbiamo continuato a registrare una buona crescita nei nostri core business, tra cui P&C, Protection, Risparmio (Prodotti a basso assorbimento di capitale/GS) e Health” aggiunge Buberl annunciando “il nuovo piano strategico triennale ‘Unlock the Future’: ci concentreremo sul rafforzamento dei core business, scalando sistematicamente le nostre capacità distintive in tutto il Gruppo per offrire ancora più valore a tutti gli stakeholder“.
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