Circa 250 miliardi di dollari di perdite economiche per le catastrofi naturali in tutto il mondo nel 2023: 83 (77 mld euro) in Europa, di cui appena 19 (18 mld euro) assicurati.
Munich Re ha aggiornato oggi la precedente ricerca globale rilasciata lo scorso ottobre, ribadendone il tragico scenario: la cifra è simile al 2022 ma le perdite assicurate sono scese da 125 a 95 miliardi di dollari (nonostante 50 vengano dal terremoto in Turchia, dove la polizza anti sisma per la casa è obbligatoria). La media globale di 57 degli ultimi 30 anni rende l’idea del salasso inflitto al comparto dagli eventi meteo estremi.
A pesare sul conto sono state soprattutto le violenti tempeste alpine e mediterranee (17 mld, di cui 2 miliardi assicurati), che abbiamo purtroppo conosciuto anche in Italia: il 76% delle perdite complessive è stato legato alle condizioni meteo, mentre il 24% ha avuto cause geofisiche.
Le coperture dei rischi catastrofali sono state un tema fondante del recente ReInsurance Day 2023 di Milano, di cui il riassicuratore tedesco è stato ospite e sponsor, volto a favorire il rinnovo dei trattati, concluso o in corso di conclusione proprio in questi giorni. Anche nell’edizione 2024 dell’evento di EMFgroup, in programma il prossimo ottobre, sarà centrale la questione della necessità di una partnership pubblico/privato per ammortizzare perdite potenzialmente inestimabili e tamponare le conseguenze dei sempre più intensi e frequenti fenomeni meteo, se possibile prevenendoli almeno nelle stime degli effetti: nell’ambito dei modelli previsionali diventerà sempre più indispensabile il contributo delle nuove tecnologie del comparto insurtech.
Negli Usa le compagnie hanno già rivisto al rialzo le tariffe di polizze auto e casa e lo stesso starebbe avvenendo nel Vecchio continete: al momento, nel nostro Paese gli aumenti riguardano in particolare l’Rc auto, come certificato dall’Ivass (+7,8% annuo a un prezzo medio di 391 euro).