26 Marzo 2024

Clima, Howden Italia al lavoro sul mercato dei Carbon Credit: “L’Assicurazione è una Risorsa”

Il clima è l’ultima sfida di gestione del rischio che tutti noi dobbiamo affrontare. Lo stesso settore assicurativo e i responsabili politici devono essere consapevoli che l’assicurazione è una risorsa culturale ed economica per la società, anche per la protezione della natura e dell’ambiente. Il Gruppo Howden sta lavorando a soluzioni per il mercato dei carbon credit, i crediti di carbonio generati attraverso progetti di tutela ambientale per compensare le emissioni di anidride carbonica“.

L’ha annunciato Federico Casini, Ceo di Howden Italia, in occasione del recente rinnovo della partnership con BAM: il broker internazionale lancia anche nel nostro Paese la sfida del clima per le imprese e le assicurazioni, che sta portando avanti nel mondo. “Le industrie europee possono essere sicure che i loro investimenti ‘verdi’, per esempio in foreste, sarà ancora lì tra cinque o dieci anni? Se ci sarà una catastrofe che le danneggerà non potranno più richiedere i crediti vanificando così il beneficio per l’ambiente – spiega Casini -. Nei mercati volontari del carbonio, l’assicurazione può fornire fiducia in uno scenario in rapida evoluzione e anche in Italia la gestione del rischio per questi mercati potrebbe presto svilupparsi“.

Si prevede che il mercato globale della cattura e sequestro del carbonio (CCS) raggiungerà un valore di 7,49 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto del 19,9% tra il 2023 e il 2030, accelerando la necessità di soluzioni assicurative efficaci per proteggere la redditività finanziaria e la stabilità dei progetti CCS. Il team Climate Risk & Resilience di Howden UK, leader nella progettazione e nella realizzazione di strutture assicurative a sostegno della decarbonizzazione, ha creato con i Lloyd’s una polizza prima nel suo genere, che copre la fuoriuscita di anidride carbonica (CO2) dagli impianti CCS su scala commerciale. Questo prodotto sbloccherà investimenti vitali per sostenere la transizione globale verso il net zero. La polizza fornisce una copertura per i danni ambientali e le perdite di reddito derivanti dalla dispersione improvvisa o graduale di CO2 dai progetti CCS nell’aria, nel terreno e nell’acqua.

Ce ne sarebbe bisogno anche da noi. PLTV.it ricorda che la copertura dai danni inflitti all’ambiente è l’altra faccia del problema dei danni derivanti da questo ambiente offeso e non risarcito, che si ripercuotono sul territorio aggravando quei disastri catastrofali da cambiamento climatico contro cui il governo italiano sta faticosamente cercando di tutelare almeno la struttura produttiva del Paese: il gap assicurativo sulle polizze Rc ambientali è ancora più spaventoso.

Danni all’Ambiente, Gap Assicurativo allarmante: l’altra faccia delle Coperture Cat Nat

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