18 Agosto 2022

CNR: Oltre la metà delle Case Italiane sono ad Alto Rischio Idrogeologico. Quante sono Assicurate?

I risultati di uno studio pubblicato dal CNR mostrano che circa il 55% delle abitazioni italiane sono ad alto rischio idrogeologico.

L’European Severe Weather Database ha calcolato che gli eventi meteorologici estremi, tra cui forti piogge, grandine e tornado sono più che quadruplicati in Italia negli ultimi dieci anni, passando da 348 eventi nel 2011 a 1.602 nel 2021.

Il report evidenzia come siano le alluvioni e le frane gli eventi naturali a maggiore frequenza e i principali pericoli sono quindi rappresentati da inondazioni improvvise, piene dei fiumi e colate di fango. Negli ultimi anni si sono verificate inondazioni e smottamenti su piccola scala, ma la loro frequenza crescente in rapida successione ha portato a notevoli danni cumulativi alla proprietà e alla perdita di vite umane.

Antonio Coviello, ricercatore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-Iriss) e professore di Marketing Assicurativo nell’Università S.O. Benincasa di Napoli, ha precisato in maniera dettagliata che il 78% delle abitazioni italiane è esposto a un rischio alto o medio alto tra rischio idrogeologico e terremoto.

In particolare, è esposto a elevato rischio idrogeologico il 55% delle abitazioni italiane, più precisamente il 19% con un rischio alto, il 36% medio-alto, il 33% medio-basso e solo il 12% con un rischio basso”. Inoltre, “il numero di morti in Italia in seguito alle calamità naturali dal XX secolo è dovuto soprattutto agli eventi estremi di terremoti (52%) e alluvioni (30%)”.

Le regioni maggiormente esposte sono la Liguria nord-occidentale e la Pianura Padana, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna e Veneto.

Il rischio alluvione riguarda però tutte le regioni, isole comprese, osserva Coviello, precisando che se le perdite a livello mondiale si aggiravano nel 2021 intorno ai 280 miliardi (con il record di circa 10.000 morti), quelle del 2020 ammontavano a circa 210, mentre nel 2019 erano a quota 166.

Negli ultimi 20 anni si è registrato un aumento dei sinistri assicurati per alluvioni per un totale di quasi 140 miliardi di dollari.

Delle perdite totali di 280 miliardi nel 2021, solo 119 miliardi godevano di una copertura assicurativa. In Italia, ha precisato Coviello, la gestione dei danni per calamità naturali avviene con “l’intervento ex-post dello Stato, accrescendo nei cittadini la convinzione che esista un garante di ultima istanza disposto a farsi carico della ricostruzione. Questo spiega la scarsa diffusione delle coperture: l’88,7% delle polizze non presenta alcuna estensione” per gli eventi naturali.

In Italia non esiste l’obbligo di assicurare immobili, beni o attività economiche contro i rischi catastrofali e, nonostante la fragilità del nostro territorio, sono ancora molto pochi gli italiani che decidono di tutelarsi tramite un’assicurazione privata.

Secondo i dati raccolti da Ania, solo il 4,9% dei 31,2 milioni di abitazioni censite dall’Istat sono assicurate contro il rischio catastrofi naturali.

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