A Unipol le polizze distribuite da Finint; a Generali quelle collocate da Fineco e Credem; a Poste CR Volterra e altri; a Intesa Fideuram; ad Allianz le Sparkasse.
Questa, secondo indiscrezioni di MF, la spartizione del portafoglio di Cronos Vita tra i 5 Big assicurativi che hanno salvato l’ex Eurovita, ridenominata nel 2023. La suddivisione degli 11,2 miliardi di euro di asset, e del personale dipendente della compagnia, avverrà in autunno.
A Unipol e Poste Vita andrebbe la quota maggiore, attorno ai 2,5 mld; poco meno per Intesa Sanpaolo Vita e Generali, fino ad Allianz che ha meno azioni e ne prenderebbe circa 1,5.
Il lieto esito della vicenda italiana, per il sistema in generale e per i 400mila clienti Cronos in particolare (che non si sono lanciati in alcuna corsa al riscatto), contrasta con la gestione estera dei due dossier FWU e Novis in corso in questo momento.
Sollecitata dal doppio caso, Ivass ha avviato di recente un controllo sulle riserve Generali e di altri player, a scopo precauzionale, proprio per continuare a mantenere alta la guardia sulla solvibilità del nostro comparto assicurativo, già rinforzata con l’istituzione di un Fondo di garanzia rami Vita.
Fwu, corsia Preferenziale per i Clienti. Sna: “Agenti incolpevoli”. Su Novis tutto Tace