Generali mette da parte, almeno per ora, l’idea di arrivare a un accordo per rilevare l’attività di gestione patrimoniale di Guggenheim Partners.
Secondo l’agenzia Bloomberg le preoccupazioni per il prezzo, il dollaro forte e il peggioramento delle condizioni di mercato hanno agito da freno sulle ambizioni del gruppo assicurativo triestino.
Stop ai colloqui, quindi. Ma non è detto che l’idea possa riprendere vigore più avanti. “Ad oggi, ogni esercizio produciamo organicamente circa 1 miliardo di cassa libera utilizzabile per capital redeployment, principalmente M&A, al di là del dividendo pagato agli azionisti”, aveva detto Cristiano Borean, Cfo del gruppo Generali, in conference call con le agenzie un paio di settimane fa.
Messa da parte Guggenheim, Generali può quindi esaminare con calma le altre possibili opzioni per mettere a segno nuove acquisizioni in Europa, Asia e Stati Uniti, visto che lo stesso Ceo di Generali, Philippe Donnet, durante l’Insurance Summit del Sole 24 Ore di un paio di settimane fa, aveva detto: “Sul fronte dell’M&A “ho letto delle cose interessanti sui giornali di cui non sapevo. Invece, è vero è che stiamo esaminando opportunità e decideremo con il Cda cosa fare nel migliore interesse dei nostri azionisti. C’è grande nervosismo e incertezza sui mercati, per cui dobbiamo essere prudenti, ma questo non significa stare fermi”.