Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Gruppo, riunitosi sotto la presidenza di
Carlo Cimbri, ha approvato il Piano Strategico per il triennio 2022-2024 “Opening New Ways” e i risultati consolidati al 31 marzo 2022.
“Presentiamo oggi il primo Piano Strategico di una nuova fase nella storia di Unipol – ha dichiarato Carlo Cimbri, presidente di Unipol Gruppo -. Un Gruppo capace di rinnovarsi e dare continuità alla governance, in grado di creare valore per gli azionisti e anticipare i nuovi bisogni, le aspettative e i desideri di tutela da parte di cittadini e imprese, forte della leadership negli ecosistemi Mobility, Welfare e Property. L’innovazione e l’evoluzione digitale guideranno il percorso di sviluppo nei prossimi anni del Gruppo, aprendo nuove strade nel core business assicurativo, in linea con la nostra visione strategica”.
“Abbiamo un forte posizionamento di mercato e asset distintivi che intendiamo valorizzare, in un contesto economico e di mercato complesso, per rafforzare la nostra leadership nell’assicurazione e ampliare la nostra presenza negli ecosistemi Mobility, Welfare e Property – ha affermato Matteo Laterza, direttore generale di Unipol Gruppo -. Con Opening New Ways ci poniamo target, finanziari e industriali, importanti, uniti a una forte attenzione alla remunerazione degli Azionisti e a un solido livello di capitale, come da tradizione del Gruppo”.
Il Gruppo Unipol chiude il primo trimestre 2022 con un utile netto consolidato pari a Euro 246 milioni, rispetto al risultato di Euro 361 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente sul quale avevano inciso positivamente la plusvalenza relativa alla cessione di Torre Velasca in Milano (49 milioni di euro, al netto del relativo effetto fiscale) e, per Euro 119 milioni, il consolidamento pro-quota del risultato di BPER che rifletteva, tra le altre, le componenti economiche straordinarie connesse al badwill rilevato per l’acquisto diattività ex UBI.
Settore Danni
La raccolta diretta nel comparto Danni al 31 marzo 2022, pari a Euro 2.025 milioni, ha
registrato una significativa crescita (+5,5%) rispetto agli Euro 1.919 milioni raggiunti al 31
marzo 2021.
Molto positiva la performance segnata dal comparto Non Auto, con premi pari a Euro 1.086 milioni, ed una crescita del 10% sul primo trimestre del 2021, risultato al quale hanno contribuito tutti i principali rami di attività e tutti i canali di vendita del Gruppo.
Particolarmente significativo lo sviluppo di UniSalute, +17,9%, e l’incremento segnato, dal
comparto bancassurance attivo nel settore Danni tramite Incontra e Arca Assicurazioni (+75%).
Anche nel comparto Auto si è registrato un ritorno alla crescita (+0,7%) pur in un contesto ancora fortemente concorrenziale sulle tariffe Rc Auto, ma dove incide positivamente il continuo sviluppo delle garanzie accessorie.
Il risultato ante imposte del settore Danni è pari a Euro 247 milioni rispetto agli Euro 419 milioni registrati nei primi tre mesi dell’esercizio 2021 risentendo nel confronto, oltre che
dell’andamento tecnico sopra evidenziato, di un minor contributo della quota parte del
risultato di BPER di competenza del settore Danni, pari a Euro 11 milioni contro gli Euro 59 milioni al 31 marzo 2021, e della plusvalenza realizzata nel primo trimestre 2021 dalla vendita di Torre Velasca (71 milioni di euro).
Settore Vita
Nel comparto Vita, nei primi tre mesi del corrente esercizio la raccolta diretta del Gruppo si è attestata a 1.424 milioni di euro registrando un incremento del 12,9% legato ai risultati del comparto di bancassicurazione.
La produzione si è concentrata su prodotti multiramo e unit linked in una logica di riduzione del tasso medio minimo garantito e di ottimizzazione dell’assorbimento di capitale.
Il risultato ante imposte del settore Vita è pari a Euro 69 milioni rispetto agli Euro 10 milioni realizzati nei primi tre mesi dell’esercizio 2021, con una crescita legata soprattutto a un maggior contributo dei proventi finanziari.
Situazione Patrimoniale
Il patrimonio netto consolidato ammonta, al 31 marzo 2022, a Euro 9.244 milioni (9.722
milioni di euro al 31 dicembre 2021) di cui Euro 7.392 milioni di pertinenza del Gruppo.
La variazione intervenuta nel periodo risente degli effetti del rialzo generalizzato dei tassi di
interesse che ha comportato una riduzione dei valori di mercato dei titoli obbligazionari in
portafoglio, classificati prevalentemente tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita.
Per quanto concerne l’indice di solvibilità di Gruppo, al 31 marzo 2022 il rapporto tra fondi
propri e capitale richiesto è pari al 209%14 rispetto al 214% del 31 dicembre 2021.