di Giuseppe Gaetano, chief editor
Il segmento di riassicurazione dei Lloyd’s ha visto diminuire i profitti di oltre l’80% nel 2022, dopo aver pagato oltre 21 miliardi di sterline ai clienti per risarcimenti danni relativi alla guerra in Ucraina e all’uragano Ian negli Stati Uniti.
I risultati dell’anno finanziario 2022, presentati oggi, registrano una perdita ante imposte di 769 milioni di sterline, corrispondenti a oltre 947 milioni di dollari, rispetto all’utile di 2,3 miliardi del 2021. Gli esborsi hanno riguardato soprattutto il blocco delle flotte aeree e navali nel Mar Nero e lo stop alle esportazioni di cereali e prodotti agricoli da Ucraina e Russia. A Londra è in corso una maxi causa – la più grande di sempre nella storia del settore assicurativo – portata avanti contro Lloyd’s e AIG da parte di numerose società tra cui Aercap (la più imponente azienda di leasing aeronautico al mondo con oltre 400 aerei per un valore di quasi 10 miliardi), che avanza richieste per 3 miliardi e mezzo sulla propria polizza “all risks” per la perdita di 116 aerei e 23 motori jet e di 1,2 miliardi sulla polizza “war risks”.
Gli assicuratori si rifiutano di pagare sostenendo, tra le altre motivazioni, che i velivoli non sono ancora persi, non sono più soggetti a un contratto di locazione e soprattutto che le sanzioni occidentali contro Mosca li esonerano automaticamente da ogni copertura. Anche l’aumento dei tassi di interesse ha fatto la sua parte, colpendo gli investimenti dei Lloyd’s in molte società finanziarie e facendo registrare una perdita netta di 3,1 miliardi di sterline rispetto a un profitto di 900 milioni del 2021. Tuttavia va detto che, grazie al trend di aumento dei premi, l’utile di sottoscrizione è balzato del 19% a 2,6 miliardi di sterline risetto agli 1,7 del 2021: il Ceo John Neal prevede nel 2023 una decisa inversione di tendenda, con una raccolta premi pari a 56 miliardi di sterline rispetto ai 46,7 dell’anno scorso.