6 Giugno 2024

Il 27% degli italiani rinuncerebbe alle Vacanze per una Polizza sanitaria. Il futuro? E’ dei Tele-Chirurghi

Il 52% degli italiani si dichiara soddisfatta del proprio stato di salute, fisico e psicologico; e, a dimostrazione dell’attenzione alla prevenzione: il 66% fa periodicamente analisi del sangue e delle urine, il 47% segue percorsi di screening e il 44% svolge regolare attività fisica, .

Eppure – guardando al futuro – il 42% teme di assistere al peggioramento delle proprie condizioni senza poter ricorrere a cure e terapie necessarie (42%) o di trovarsi nell’impossibilità di prenotarle in tempo (40%) o di non riuscire a permettersele economicamente (35%), al punto che che il 59% dice di aver già acceso un’assicurazione o pensa di farlo a breve: per quasi 6 intervistati su 10, infatti, avere una polizza sanitaria è fondamentale: pur di siglarla, il 44% rinuncerebbe ad andare a cena fuori e il 27% perfino alle vacanze; del resto, ormai appena il 16% del campione considera il medico di base un punto di riferimento per il proprio benessere.
Sono solo alcune delle principali evidenze emerse dalla survey realizzata da Doxa per la 4° edizione dell’Osservatorio Groupama “Change Lab, Italia 2030”, che indaga i trend che entro il 2030 cambieranno le abitudini di vita dei consumatori e i corrispondenti servizi assicurativi: dopo aver approfondito temi come mobilità, risparmio, investimenti e rapporto con la casa, quest’anno il report analizza l’evoluzione della sanità pubblica e privata nei prossimi 10 anni.

Dalla parte dell’assicurazione remano la sicurezza di essere protetti in qualsiasi tipo di problema (52%), le condizioni di pagamento agevolate (il 37%) e la personalizzazione del prodotto secondo specifiche esigenze (30%); le barriere alla sottoscrizione sono rappresentate invece dai costi inaccessibili (52%) e termini e condizioni talvolta complicati o poco trasparenti (18%). C’è anche un 35% che considererebbe un valido aiuto una sorta di ‘bonus’, da utilizzare per visite ed esami specifici. Il fatto che sempre più Ccnl prevedano l’iscrizione dei dipendenti a un fondo, anche se rimborsi e garanzie non sono al top, potrebbe rappresentare inoltre un altro deterrente all’acquisto. Per scegliere la polizza giusta tra le molte presenti sul mercato, la metà esatta dei cittadini si affiderebbe comunque al consulente esperto di una compagnia, il 35% alle informazioni sul web e il 22% al passaparola di amici e parenti.
Il sondaggio è ricco di tanti altri dati. Se da un lato resiste ancora una certa fiducia verso il Ssn, dall’altro si avverte la mancanza di alcuni servizi oggi considerati necessari: su tutti il maggiore accesso alle prestazioni sanitarie in via digitale (60%); poi l’assistenza nella rete scolastica (38%), la disponibilità di uno “psicologo di base” (35%) e di un consulto online in tempo reale (34%). L’88% sostiene di essere ricorso a specialistici negli ultimi anni, soprattutto in fisioterapia e osteopatia (34%) ma anche nutrizionisti (27%) e psicologi (21%). Infine, il tele-chirurgo sarà la professione del futuro, seguito dal personal wellness trainer e dallo stratega del lifestyle.

Dall’indagine Groupama affiora “un’evoluzione del concetto di salute in direzione della ricerca di un equilibrio tra mente e corpo, tra ‘stare’ e ‘sentirsi’ bene – commenta l’AD e DG della compagnia francese, Pierre Cordier -. Salute e benessere sono valori inestimabili, che gli italiani mettono al primo posto: nostro compito come assicuratori è intercettare i nuovi bisogni delle persone e supportarle nei progetti di vita, garantendo protezione già a partire dalla prevenzione e in caso di malattie gravi. Ogni persona è diversa, la cura della salute non può essere affrontata con proposte standardizzate; ne servono di costruite su misura per ciascun individuo, in base a richieste e disponibilità economica del singolo“. La modulare “Groupama Benessere InSalute” lanciata a fine 2023 vuole appunto rispondere alle istanze sollevate dal report, a cominciare dall’eliminazione delle lunghe liste d’attesa, “integrando protezioni aggiuntive, che coinvolgono nuove figure professionali alleate della nostra salute“, dall’agopuntura alla massoterapia, e puntano su “un servizio innovativo di telemedicina – conclude Cordier – che dà diritto a una cartella clinica digitale su cui è possibile caricare informazioni o ricevere prescrizioni e ricette“.
In sintesi: la voglia di protection dei clienti è tanta; supporto digitale e psicologico diventano un must, come evidenziato anche da una analoga recente ricerca di AXA; e nuove figure professionali si stanno per affacciare nel mondo sanitario. Argomenti di urgente attualità per l’intero comparto assicurativo, ma che riguardano da vicino anche il settore della riassicurazione; tematiche centrali in entrambe le ultime edizioni sia dell’Italy Protection Forum che dell’Health Insurance Summit di Milano, con PLTV.it media partner.

A Health Insurance Summit, Assicuratori e Strutture Sanitarie sul Futuro del Settore

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