Il colosso svizzero della riassicurazione Swiss Re ha subito una perdita netta di 286 milioni di euro in nove mesi sotto il peso dei costi per le catastrofi naturali.
Swiss Re, che nello stesso periodo del 2021 aveva generato un utile netto di 1,2 miliardi di dollari, aveva già emesso a metà ottobre un warning sui suoi risultati, a causa dell’impatto dell’uragano Ian, che ha inciso sui conti del terzo trimestre che si è chiuso con una perdita netta di circa 444 milioni di euro.
“I primi nove mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una confluenza di eventi che hanno influenzato la performance finanziaria di Swiss Re”, ha affermato il Ceo Christian Mumenthaler, in una nota a commento dei risultati finanziari che oltre al peso dei disastri naturali paga anche le difficili condizioni dell’attuale contesto economico-sociale.
Per quanto riguarda la divisione danni, Swiss Re ha subito nei primi nove mesi dell’anno una perdita di 283 milioni, contro un profitto di 1,5 miliardi dell’anno precedente ed è quindi altamente improbabile, soprattutto dopo i danni dell’uragano Ian, che la divisione possa raggiungere a fine anno il suo obiettivo di combined ratio, a differenza delle altre divisioni che sono sulla buona strada per raggiungere i loro obiettivi, in particolare la riassicurazione vita e salute che ha visto diminuire i compensi per Covid-19 dal secondo trimestre. Tuttavia, Swiss Re è fiducioso sulle prospettive a medio termine.