Nonostante la flessione del mercato automotive dovuta alla pandemia, le auto connesse continuano a rappresentare una realtà indiscutibile e a suscitare grande interesse da parte dei consumatori, delle imprese e del settore pubblico.
Non è un caso che, secondo una ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2020 il mercato abbia raggiunto un valore di 1,8 miliardi di euro nel nostro paese e visto una diffusione di 17,3 milioni di veicoli, pari al 45% del parco circolante. Un business in forte ascesa per una categoria di autovetture che, per le loro peculiarità di comunicare con altri veicoli e accedere a Internet, possono essere soggette a numerosi rischi di tipo informatico e diventare preda di hacker.
La risposta a questo problema si chiama Cyber Risk Auto, una polizza che permette all’assicurato di dormire sonni tranquilli anche in caso di attacchi malware che danneggino la propria vettura connessa.
Nato da un’intuizione di Nobis Assicurazioni, la compagnia danni del Gruppo Nobis che vanta uno specifico know-how nel settore dell’automotive, e distribuito da WiDna, tra i leader nella produzione di antifurti per auto, il prodotto garantisce infatti il rimborso delle spese sostenute per il ripristino o la sostituzione sia del software che della componente hardware del veicolo.
Nello specifico, la polizza Cyber Risk Auto offre la sua copertura in caso di attacco informatico (malware) che provochi danni o distruzione del software del veicolo connesso, malfunzionamenti o funzionamento limitato della vettura o che renda necessario il ripristino dello stesso software o dell’unità di controllo (hardware). Il prodotto non prevede scoperti o franchigie e offre una copertura con un massimale di 2.000 euro per sinistro e per anno.
“Lo sviluppo tecnologico ha portato innumerevoli benefici anche nel settore automotive, ma al tempo stesso ha esposto i veicoli a una nuova tipologia di rischio, ovvero quello informatico, che non ha nulla a che vedere con quelli di tipo classico – sottolinea Maria De Nobili, direttore divisione automotive di Nobis Assicurazioni – Con la polizza Cyber Risk Auto ci proponiamo di garantire maggiore sicurezza a tutti i proprietari di auto connesse a Internet e dotate di dispositivi IoT, mettendo loro a disposizione un prodotto che offre una tutela economica di primo piano nel caso in cui la vettura diventi vittima di un attacco malware”.
“In un mondo iper connesso gli attacchi e le minacce informatiche sono una preoccupazione sempre più crescente per i consumatori – dichiara Pierpaolo Concina, amministratore WiDna – Le auto moderne ospitano elettroniche connesse alla rete, sistemi di infotainment, moduli bluetooth, assistenti alla guida, sistemi keyless. Queste nuove tecnologie offrono ai malintenzionati la possibilità di accedere all’elettronica di bordo e di violarla.
Dall’analisi delle tecniche di furto utilizzate dai car hacker, la nuova generazione di ladri d’auto, nascono, in WiDna, le soluzioni per neutralizzare tali azioni illecite. La ricerca continua svolta in questi anni ha portato allo sviluppo del nuovo accessorio SEP (Security Electronic Pack). L’unione della componente tecnologica di WiDna e quella assicurativa di Nobis offre una risposta completa e vincente ad una situazione di vulnerabilità imprescindibile delle moderne vetture presenti sul mercato.”