Primo giorno di piena operatività per la nuova sede scaligera di REVO Insurance: l’operatore italiano, focalizzato nel business delle specialty lines e dei rischi parametrici per le Pmi, ha inaugurato infatti venerdì scorso la sua nuova sede a Verona, in viale dell’Agricoltura.
La struttura del quartier generale, che insiste su 1200 mq e può ospitare oltre 60 persone, si ispira con le sue ampie vetrate al concetto di “trasparenza”, tra i valori fondanti della compagnia, e si avvale di un’infrastruttura tecnologica innovativa volta al paperless e al plastic free. Gli uffici, che puntano a conciliare molteplici modalità di lavoro, sono dotati di spazi pensati apposta per l’attività lavorativa individuale, il team work, il relax e la pratica di attività sportive. Attenzione, immancabile, anche all’ambiente: gli arredi sono realizzati secondo criteri ecosostenibili, sia per i materiali che per i processi. I rilevatori di Co2, ad esempio, automatizzano la regolazione del ricambio d’aria e della climatizzazione interna assicurando così la riduzione dei consumi energetici.
“Gli uffici che inauguriamo oggi rappresentano la realizzazione di un percorso che passa per la fiducia che hanno riposto in noi soci e investitori e per il prezioso capitale umano costituito del team REVO che qui opera – commenta Antonia Boccadoro, presidente di REVO –. Questo luogo sarà la base del nostro approccio al mondo assicurativo. Dobbiamo continuare a essere innovativi, flessibili e digitali secondo il paradigma della sensibilità, della velocità e della semplicità che da sempre ci caratterizzano“. La nuova sede, aggiunge l’ad Alberto Minali, “testimonia il forte legame che ci lega alla comunità e conferma la nostra volontà di contribuire al rafforzamento del tessuto economico locale. Il territorio di Verona rappresenta uno spaccato importante del comparto imprenditoriale nazionale: abbiamo un ampio bacino di Pmi che ci indicano i nuovi bisogni assicurativi, verso cui il mercato sta virando. Il nostro obiettivo è affiancarle con un servizio differente, che abbia come driver principali tecnologia abilitante e competenze, ma soprattutto di prossimità“.
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