Unipol archivia il Piano triennale al 2024 superando ancora una volta i target di redditività, solidità patrimoniale e remunerazione prefissati: l’utile netto consolidato dello scorso esercizio arriva a 1,12 miliardi di euro (+5,2% rispetto alla relazione di bilancio 2023), mentre il risultato netto del gruppo assicurativo tocca 860 milioni (+12% a/a).
Al 31 dicembre la raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 15,6 mld (+4,6%) crescendo in ogni comparto.
Nel Danni si attesta a 9.175 mln (+7,7%) grazie al contributo di Unipol Assicurazioni (7.306 mln, +5,1%), UniSalute (1.013 mln, +27,2%), Linear (251 mln, +16,3%) e Arca (313 mln, +14,9%); bene Auto (4.373 mln, +9,2%) e Non Auto (4.802 mln, +6,3%), a cui hanno contribuito tutti i principali rami e canali di vendita. In dettaglio, l’ecosistema Welfare ha totalizzato 1.825 mln di premi (+10,0%4) e il Property 2.608 mln (+4,4%).
Nel Vita la raccolta ammonta a 6.446 mln (+0,6%): l’attività delle reti vendita concentrata su prodotti tradizionali e multiramo, in una logica di ottimizzazione dei flussi netti delle gestioni separate. In particolare, Unipol scende a 3.601 mln (-5,5%) mentre Arca Vita – che a fine anno ha rinnovato la partnership con BPPB nella bancassurance – sale a 2.805 mln (+9,8%).
Come nel Danni, il risultato complessivo risente dell’incorporazione di UnipolSai nella capogruppo Unipol Assicurazioni, oltre all’onere per il nuovo Fondo Garanzia Vita pari a 18 mln.
Il combined, loss ed expense ratio sono rispettivamente al 93,6, 67,6 e 26%; in lieve calo gli indicatori di solvibilità di Gruppo e della compagine assicurativa, pari al 213 e al 263%.
Ci fa piacere sottolineare che, nei 12 mesi, la compagnia è stata ospite e sponsor con i suoi top manager di tutti i principali eventi organizzati da EMFgroup: dall’Health Insurance Summit, al ReInsurance Day, all’Italy Protection Forum fino al Protection Lab nei PLTV Studios.
Il presidente Carlo Cimbri è ora impegnato nella redazione del nuovo Piano 2025-2027. Intanto, riguardo l’offerta di BPER su Popolare di Sondrio, il CdA comunica di condividere il razionale strategico e industriale dell’operazione, coinvolgendo due istituti di credito legati da una pluriennale condivisione di società prodotto negli ambiti del risparmio gestito, del leasing e delle assicurazioni.
Tenuto conto del risiko bancario in corso in Italia, quale azionista e partner bancassicurativo di entrambi i player, Unipol sottolinea l’importanza dell’aggregazione soprattutto in ottica dimensionale, competitiva e valoriale.