Per il mondo delle riassicurazioni quello che sta per arrivare non è un weekend come altri. Infatti dal 23 al 26 ottobre è in programma l’edizione 2022 del Reinsurance Meeting di Baden-Baden, appuntamento chiave per i protagonisti del settore in vista dell’avvicinarsi della stagione dei rinnovi del 1° gennaio 2023.
Oltre 2.600 partecipanti si ritroveranno per discutere le condizioni per le coperture in questo contesto di grande complessità. Rispetto però agli altri anni, gli operatori arrivano all’appuntamento con una certa preoccupazione visto che le perdite accumulate hanno portato alcuni operatori in rosso, mentre i prezzi stanno salendo.
Secondo il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, i giganti del settore Munich Re, Swiss Re e Hannover Re stanno lavorando a fondo sui prezzi con i loro principali clienti. Raramente negli ultimi anni si è verificata una tale moltitudine di sfide, che possono portare a notevoli danni finanziari. E non si parla solo di catastrofi naturali, ma anche di attacchi cyber.
L’assicuratore specializzato britannico Hiscox ha recentemente effettuato un sondaggio fra i suoi clienti che individuano negli attacchi cyber la principale minaccia per le loro aziende, più di una recessione economica, di una pandemia o della carenza di manodopera qualificata.
L’esplosione dello smart working ha messo a nudo la vulnerabilità delle imprese e ciò provoco, inevitabilmente, delle conseguenze anche per gli assicuratori che devono far fronte a una crescente domanda di coperture e a una esplosione dei danni economici causati dall’azione degli hacker. Si stima che in Germania, a 1 euro di entrate corrisponda per gli assicuratori 1,24 euro di costi.
Leader del mercato tedesco delle cyber insurance è Munich Re, con una quota di circa il 20% circa 14% in tutto il mondo), che spiega come i cosiddetti limiti, che definiscono il rischio massimo assicurato, tendano a mantenersi contenuti. “Finora abbiamo fatto bene”, ha detto Thomas Blunck, membro del board di Munich Re. Tuttavia, il mercato delle polizze cyber sta cambiando rapidamente.
Secondo Munich Re, la raccolta premi in Europa è aumentata da circa 400 milioni di euro a 2 miliardi di euro negli ultimi cinque anni. A causa però del forte aumento dei danni, il settore sta restringendo i cordoni e selezionando con grande attenzioni i rischi. Da ciò nascono i forti aumenti dei prezzi che in taluni casi hanno raggiunto picchi del 300%, ma anche l’aumento delle franchigie, la riduzione dei massimali e i casi, sempre più frequenti, di esclusione dei danni causati da attacchi ransomware. Inutile dire che i clienti non sono contenti di un minor numero di servizi e di un aumento dei premi.
Tra le altre sfide del settore, le catastrofi naturali hanno recentemente raggiunto un altro triste picco con l’uragano “Ian” nello stato americano della Florida.
Gli esperti di Swiss Re stimano un danno totale assicurato compreso tra 50 e 65 miliardi di dollari. Il danno per il riassicuratore svizzero sarebbe di circa 1,3 miliardi di dollari.
Nel terzo trimestre il gruppo prevede quindi una perdita di mezzo miliardo di dollari.
Secondo l’agenzia di rating Fitch, il prossimo round di rinnovi del 1° gennaio 2023 sarà difficile per molti contratti, rispetto agli anni precedenti. I motivo sono vari, a partire dal cambiamento climatico che si riflette sui eventi catastrofali, sempre più frequenti e dannosi.
Oltre alla Florida, nel 2022 ci sono stati anche numerosi eventi meteorologici estremi in Europa, dalle tempeste invernali alle grandinate e agli incendi boschivi. D’altra parte, sta diventando evidente che in aree particolarmente a rischio come le regioni costiere, l’assicurazione potrebbe diventare inaccessibile. “La domanda di protezione dai rischi sta aumentando in modo significativo in tutte le regioni. Allo stesso tempo, ci sono riassicuratori che stanno riducendo le loro capacità in alcune aree”, ha spiegato Frank Reichelt, manager di Swiss Re.
C’è poi il problema del massiccio aumento dell’inflazione che porta al rialzo i valori assicurati, particolarmente visibili nei segmenti auto e casa.
Secondo un report di Munich Re, l’inflazione dovrebbe rimanere elevata anche nel 2023, portando a prospettive economiche più cupe per l’Europa, alle prese con una crisi che sta causando livelli di complessità senza precedenti nel contesto economico per i riassicuratori di tutto il mondo.
Thomas Blunck ha sottolineato come “le prospettive sia sull’economia che sull’inflazione siano diventate più oscure nelle ultime settimane, soprattutto in Europa. Ciò, insieme ai crescenti rischi derivanti da attacchi cyber e disastri naturali, pone i riassicuratori in una situazione difficile e complessa in cui la solidità finanziaria e l’esperienza nel rischio saranno ciò che li ripaga”:
Il report di Munich Re rileva che, in risposta all’elevata inflazione, le banche centrali hanno aumentato i tassi di base, il che può avere un impatto sui bilanci dei riassicuratori a causa della diminuzione di valore dei titoli a tasso fisso.