L’IVASS ha ufficialmente autorizzato Cronos Vita S.p.A. all’esercizio dell’attività assicurativa.
Il capitale della new company, riporta il comunicato diffuso ieri sera, “è detenuto dalle compagnie Generali Italia, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita e UnipolSai ciascuna per il 22,5% e da Allianz per il restante 10%” come anticipato nelle settimane scorse. Cronos acquisirà l’intero portafoglio polizze di Eurovita “senza alcuna modifica contrattuale” e lo gestirà “per ritrasferirlo entro due anni alle imprese azioniste“. Dunque, tutto procede “secondo i tempi ipotizzati con l’obiettivo di garantire la piena tutela dei diritti degli assicurati e ripristinare quanto prima l’ordinario svolgimento dei rapporti assicurativi“. I prossimi step sono: il decreto con cui il Mimit sancirà la liquidazione coatta amministrativa di Eurovita; la nomina da parte dell’IVASS del nuovo commissario liquidatore; l’approvazione del trasferimento del compendio aziendale.
Nel frattempo, per scongiurare l’eventuale ripetersi di crisi del comparto, il disegno di legge di Bilancio appena approvato dal Cdm prevede l’istituzione di un fondo di garanzia dei rami vita, che funzionerà come il fondo interbancario esistente da anni per i default degli istituti di credito: una misura chiesta dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e dallo stesso presidente IVASS, Luigi Federico Signorini; oltre che da sindacati e associazioni di consumatori. Per il momento non si sa molto di più ma il meccanismo di tutela dei risparmiatori che sottoscrivono polizze di ramo I sarebbe identico a quello vigente per i clienti che investono in depositi bancari, basandosi sul vincolo di solidarietà tra le compagnie: per First Cisl “avrebbe il pregio, di fronte a nuovi casi Eurovita, di disinnescare una crisi di fiducia nel sistema potenzialmente molto pericolosa“.
Alessandro Santoliquido: “Soddisfazione per l’Operazione Cronos Vita, Sistema Assicurativo Solido”