Unipol chiude i primi nove mesi 2023 con un utile netto consolidato pari a 769 milioni di euro rispetto agli 854 del corrispondente esercizio 2022, rendicontato però secondo i principi contabili precedenti, sul cui si riflettevano componenti straordinarie per circa 275 mln legate al consolidamento pro-quota di BPER Banca: il dato dell’anno scorso, rideterminato con i nuovi principi, sarebbe pari a 495 mln.
Al terzo trimestre la raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 10.570 mln, +7,5% annuo. Il comparto Danni ha raccolto premi per 6.074 mln (+3,8%). Al risultato contribuiscono: UnipolSai (4.821 mln; +0,8%); UniSalute (562 mln; +37%) con l’avvio del progetto UniSalute 2.0, grazie al quale le reti distributive
agenziali e di bancassicurazione del Gruppo propongono alla clientela retail e Pmi i prodotti Salute offerti dalla compagnia; Arca Assicurazioni (199 mln; +10,3%); Linear (159 mln; +9,7%).
Sostenuta la crescita dei premi Non Auto (3.216 mln; +6,2%), grazie soprattutto allo sviluppo del comparto Salute. Molto bene gli ecosistemi Welfare (1.255 mln; +9,2%), che registra un incremento significativo dei rami Malattia (762 mln; +16,6%), e Property (1.688 mln; +5,3%). Il lieve deterioramento del combined ratio al 98,6% è ascrivibile all’impatto degli eventi atmosferici di luglio in Nord Italia, l’indice di solvibilità di Gruppo sale comunque al 218%.
Positiva anche la raccolta Vita (4.496 mln; +12,9%), con le reti di vendita concentrate su prodotti tradizionali e multiramo in una logica di ottimizzazione dei flussi netti delle gestioni separate. In questo settore si evidenzia l’apporto di UnipolSai (2.618 mln; +4,5%) e del canale di bancassicurazione Arca Vita, (1.843 mln; +28,4%).
