L’assicurazione per operatori umanitari, giornalisti, ingegneri e altre persone dirette in Ucraina è più costosa e più difficile da organizzare rispetto alla guerra in Iraq.
Sebbene inizialmente restii all’idea di fornire coperture assicurative nei primi giorni dell’attacco della Russia, definito da Mosca come “operazione militare speciale”, alcune compagnie hanno negli ultimi mesi dato la loro disponibilità ad assumersi il rischio, anche se a costi elevati.
Secondo quanto dichiarato alla Reuters da Alexis Fehler, underwriter di infortuni e malattie presso l’assicuratore dei Lloyd’s OneAdvent, “Le tariffe in Ucraina sono attualmente più alte di quelle sperimentate in precedenza in Iraq e in Afghanistan. Parliamo infatti di una zona di guerra piuttosto che di una situazione di ribellione e l’instabilità causata dalle conquiste ucraine e le successive azioni di rappresaglia delle forze russe avranno un ulteriore drammatico impatto sui costi”.
Battleface, altro assicuratore dei Lloyd’s di Londra, richiede mediamente 3.500 euro a settimana per 250.000 euro di copertura personale contro gli infortuni e 250.000 euro di copertura medica per l’Ucraina. E la sola copertura contro gli infortuni può arrivare a costare fino a 4.375 euro a settimana per le zone del Paese a più alto rischio.
Dalle coperture, Battleface esclude il Donbass e la regione di Odessa nel sud, anche se sono previste eccezioni per brevi periodi, come ad esempio una giornata.
Durante la guerra in Iraq del 2003, i Lloyd’s di Londra rivedevano quotidianamente i premi delle coperture per i giornalisti che operavano nel Golfo, dato il timore che i reporter potessero essere usati come scudi umani o giustiziati.