Veicoli acquistati e chilometri percorsi non crescono più proporzionalmente con la popolazione. La lotta contro il cambiamento climatico ha impresso una svolta alla mobilità e, con essa, al mercato assicurativo costringendo industria automobilistica e compagnie a cambiare offerte e prodotti.
Le zone a traffico limitato non bastano certo a ridurre le emissioni di Co2 in atmosfera e dal 2035 in Europa non verranno più fabbricati veicoli a diesel e benzina. Complici i rincari dei carburanti, i consumatori sembrano ben disposti al cambiamento verso modelli a gas ed elettrici, sebbene anche questa energia stia attraversano un momento difficile sul fronte dei prezzi. Tuttavia molte ricerche condotte a livello internazionale prevedono che l’adozione di veicoli elettrici raggiungerà quasi il 50% nel prossimo decennio. Il 20 anni il 70% di questi modelli sarà “intelligente”, cioè a guida autonoma e in grado di monitorare il traffico (l’automatizzazione, tra l’altro, potrebbero spostare almeno parte della responsabilità civile dal conducente del mezzo al produttore).
Già oggi mezzi del genere solcano le strade di Usa e Asia. Ma a rivoluzionare il mercato consumer saranno anche le attività di flotta e, soprattutto, la micro-mobilità: piccoli veicoli elettrici, trasporti pubblici, car sharing, servizi condivisi e – tra qualche anno in Italia – anche i droni taxi. Crescono, insomma, le opzioni di trasporto alternative al possesso dell’autovettura e il comparto assicurativo è destinato a tallonare da vicino questa evoluzione tecnologica.
È ipotizzabile, ad esempio, che la frequenza dei sinistri diminuisca significativamente nei prossimi anni, ma che ne aumenti il costo a causa degli alti prezzi delle sostituzioni di componenti sempre più sofisticati. La riduzione del segmento di mercato e il calo dei premi di Rc auto dovrà essere compensato da nuovi modelli di business e portafogli di rischi. Sarà necessario implementare nuovi approcci e competenze nello sviluppo del prodotto, nelle vendite commerciali e nel servizio clienti. Secondo le stime degli esperti d’oltreoceano, questa mobilità emergente metterebbe in moto da sola un giro d’affari da 30 a 50 miliardi di dollari per il settore assicurativo globale entro il 2030: +10% rispetto all’importo dei premi attuali. Sono almeno 4 le possibili strategie per cogliere le opportunità della mobilità del futuro:
Premi basati sul comportamento: calcolati sullo stile di guida (“pay how you drive”) o sull’utilizzo effettivo del veicolo (“pay as you drive”), offrono agli assicurati interessanti opportunità di risparmio. Questo approccio può ripagare a lungo termine se i dati su movimenti e veicoli vengono utilizzati per creare e promuovere delle offerte aggiuntive.
Nuove offerte integrate. Le case automobilistiche sono sia partner che competitor delle compagnie assicurative perché le offerte integrate – ovvero l’acquisto di un veicolo e l’assicurazione da un’unica fonte – continuano a fare tendenza e gli assicuratori sono chiamati a sviluppare partnership all’interno del loro ecosistema, a vantaggio di ambo le parti. Ad esempio, integrando l’offerta assicurativa e la compravendita di veicoli in una sola pratica digitale.
Prodotti assicurativi multimodali, legati alla persona a prescindere dal mezzo di trasporto utilizzato e allargati a più mezzi come bike, monopattini e scooter elettrici, auto private a noleggio o in sharing: soluzioni originali, che rispondono alla diversificazione della mobilità e alle esigenze della clientela.
Servizi su richiesta. Dopo aver acquistato un veicolo, specie se di valore, quasi il 40% degli acquirenti desidera attivare servizi digitali aggiuntivi: gli assicuratori possono approfittare di quest’ampia domanda predisponendo soluzioni come l’assicurazione internazionale, per i passeggeri o il coaching attivo dei conducenti.
Amministrazione della flotta, acquisto e vendita di auto usate, mercato della ricarica elettrica e della manutenzione: sono solo alcune delle diverse opzioni con cui raccogliere informazioni utili, a loro volta, ad ampliare e diversificare il business assicurativo rivolgendolo verso polizze che siano insieme personali – ritagliate sugli specifici bisogni del cliente – e globali – capaci di coprirlo sotto ogni aspetto del capitolo mobilità. Ci vogliono coraggio e creatività per gestire il cambiamento e dare forma alla trasformazione dei trasporti. Subito. Serve soprattutto velocità. Il rinnovo di prodotti e servizi e il loro adeguamento alle mutate esigenze della clientela devono avvenire ora. Industria automobilistica e politiche ambientali non aspettano. Prima si comincia, meglio è.