22 Settembre 2023

ANIA, Danni: oltre 22 Miliardi di Raccolta Premi nel Semestre, Non Auto +9%

Ania conferma, alla fine del secondo trimestre 2023, il trend del comparto Danni individuato da IVASS nel primo: i premi totali del portafoglio diretto italiano, pari a fine giugno scorso a 22,1 mld, +8,1% annuo, rappresentano la decima variazione trimestrale positiva consecutiva.

La crescita è ascrivibile, in particolare, allo sviluppo del settore Non-Auto che registra una variazione positiva di oltre il 9% (seppur in calo rispetto al +9,7 di dicembre 2022 e al +13,8 di fine marzo). Il settore Auto ha contribuito al risultato con un +6,5%.
Il ramo Malattia, con un volume premi di circa 2,2 mld, è cresciuto di un altro 15,2%; l’Incendio (1,6 mld) del 9,3; gli Infortuni (2 mld) del 4,5; il ramo Altri danni ai beni (2,1 mld) dell’8,3. Anche se con un peso contenuto sul complesso del business non Auto, crescono i rami Merci trasportate (+17,6) e Credito (+20,9) così come Perdite pecuniarie, Tutela legale e Assistenza.

Alla rilevazione hanno partecipato quasi tutte le compagnie nazionali e circa 40 rappresentanze di imprese europee, per una quota di mercato superiore al 90% dei premi contabilizzati. Con 3,3 mld di premi, le sole rappresentanze hanno registrato un significativo aumento del 15% della raccolta, arrivando a pesare nella stessa percentuale sul dato complessivo e per il 19% nei rami non Auto (per Merci trasportate, R.C. aeromobili e Credito l’incidenza sale rispettivamente a 42, 50,1 e 86%, mentre nel Malattia resta a solo il 5,2).
I premi del settore non auto sono aumentati in media di oltre l’11%, in dettaglio: R.C. Generale (800 mln, un terzo del totale), +8%; Infortuni (279 mln) +12%; Altri danni ai beni (269 mln) +4,6%; Credito (419 mln) +21,8%.

Venendo ai canali distributivi danni, per le imprese italiane ed extra Ue il canale agenziale, seppur in lieve calo annuo (72,2%), si conferma al primo posto performando oltre la media – tra i rami non Auto – in R.C. Generale (78,6%), Cauzione (76,9%), Tutela legale (76,2%) e Assistenza (72,5%); ai broker invece (9,8%) oltre l’80% dei diversi Corpi veicoli. La quota dei broker è però sottostimata considerando l’importante parte di premi raccolti ma presentati alle agenzie anziché direttamente alle imprese: secondo i calcoli ANIA, il loro effettivo totale sarebbe il 33,2% mentre gli agenti scenderebbero a 48,8. Stabili gli sportelli bancari (9%) – coinvolti soprattutto nei rami Perdite pecuniarie (32,8%), Infortuni (20,3%) e Credito (19,5%) – e la vendita diretta (8,7%) inclusa quella a distanza, telefonica e internet.
Per le rappresentanze, le reti di broker (45,4%) superano gli agenti (43,9%) grazie proprio ai rami non Auto (54,8%). Seguono staccati sportelli bancari (5%) e vendita diretta (4,4%).

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