28 Settembre 2022

Ania: in aumento del 6% la Raccolta Premi Danni nel II Trimestre

Alla fine del secondo trimestre dell’anno i premi complessivi (raccolti da imprese italiane e rappresentanze) del portafoglio diretto italiano nei rami Danni sono risultati in aumento del 6% a 20,4 miliardi di euro rispetto al secondo trimestre di un anno fa.

È quanto emerge dalla rilevazione trimestrale dell’Ania sui rami Danni, appena pubblicata da Ania Trends che spiega come siamo davanti alla sesta variazione positiva consecutiva che ha portato la raccolta premi a superare per la prima volta i 20miliardi alla fine dei primi sei mesi dell’anno.

Un aumento trainato dalla ripresa del settore Non-Auto che registra la variazione positiva più alta mai osservata (+11%); ancora in lieve diminuzione (-0,6%) i premi del settore Auto.

Nel dettaglio, il ramo Rc Auto ha registrato un’ulteriore riduzione dei premi del 2% mentre i premi del ramo corpi veicoli terrestri si sono incrementati del 4,4%.

Gli altri rami Danni sono stati positivamente influenzati dal recupero del ciclo economico generale.

La crescita complessiva del comparto è stata dell’11%, il valore più alto mai registrato. Hanno contribuito alla ripresa tutti i principali rami assicurativi:

  • Infortuni (+5,8%) e Malattia (+12,9%), con un volume premi ciascuno di circa 1,9 mld,
  • Incendio (+6.1%) con 1,4 mld
  • Altri danni ai beni (+8,1%) con circa 2mld
  • C. generale (+13,3%) e un volume (il più elevato tra gli altri rami danni) di poco più di 2,5 mld.

Anche se con un peso contenuto sul totale del business danni non auto, si evidenzia la crescita dei rami credito (+31%) e cauzione (+9%) i cui premi sono commisurati al fatturato delle aziende e alla fase ciclica economica.

Relativamente alla totalità delle imprese italiane, rappresentanze di imprese UE ed extra UE, i premi rilevati alla fine del II trimestre 2022 sono stati pari a 20.420 mln, in aumento del 6,0% rispetto alla fine del II trimestre del 2021 quando i premi contabilizzati erano stati pari a 19.236mln e crescevano del 3,2%dopo la forte riduzione registrata nel corso del 2020 a seguito degli effetti negativi causati dalla pandemia.

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