La presenza di animali tra le mura domestiche è sempre più diffusa: cani e gatti oggi vivono in casa e sono ritenuti veri e propri membri della famiglia, ricevendo attenzioni e cure.
Il loro possesso comporta responsabilità civili e penali per i proprietari, anche se l’animale è affidato temporaneamente a terzi, oltre a specifici obblighi di legge: iscrizione all’anagrafe canina/felina, vaccinazioni, microchip o tatuaggio identificativo, libretto sanitario aggiornato. Grande è la richiesta di coperture ad hoc per fronteggiare spese mediche, anche impreviste, e richieste di risarcimento per eventuali danni o lesioni arrecati a cose, persone o altri animali.
IVASS ha effettuato un’indagine su tipologia e ampiezza della “pet insurance”: basata sull’analisi dei contratti, non valuta bontà o convenienza dei prodotti e prescinde dal loro successo commerciale e dalla relativa raccolta premi. Lo studio ha riguardato 81 polizze per animali domestici offerte da 32 compagnie, in commercio al 31 luglio 2024: 58 abbinate ad altri pacchetti (56 Casa e Famiglia e 2 Viaggio) e 23 stand alone.
Le coperture offerte – generalmente articolate in formule base e accessorie, combinate tra loro (le garanzie aggiuntive sono acquistabili separatamente, con maggiorazione di premio, spesso in versioni upgrade) – sono essenzialmente 4: rimborso/indennizzo di spese veterinarie; rimborso spese da Rc; servizi di assistenza, anche in viaggio; tutela legale, in relazione a vertenze. Solo 2 compagnie assicurano animali da cortile e da sella. Di norma la durata delle polizze è annuale con tacito rinnovo, ma ne possono essere stipulate anche di mensili. In alcune polizze il prezzo è maggiorato se non è versato in un’unica soluzione mentre altre, in minoranza, prevedono un adeguamento annuale in base all’età dell’animale. Tutte prevedono periodi di carenza più o meno lunghi.
Le spese veterinarie riguardano interventi chirurgici a seguito d’infortunio e malattia, con ricovero o in day hospital, quali: costi dell’equipe medica, sala operatoria, rette di degenza, medicinali durante il ricovero, protesi, fisioterapia, agopuntura, osteopatia e visite veterinarie sostenute nei 30 o 40 giorni precedenti e successivi all’operazione.
Sei società coprono anche spese non conseguenti all’operazione: esami e cure, farmaci, tutori, check up, trattamenti fisioterapici e rieducativi, prestazioni presso strutture convenzionate. Cinque compagnie assicurano il parto cesareo, 10 il funerale (inclusa soppressione e cremazione) di cui 5 anche in caso di eutanasia. Ce n’è davvero d’ogni tipo: 3 player richiedono una dichiarazione sullo stato di buona salute, 2 non assicurano i cani utilizzati nell’ambito di alcune attività professionali, 6 offrono l’invio di un veterinario a domicilio ma solo su appuntamento e non d’urgenza.
Quanto all’età assicurabile, varia da 2 mesi a 10 anni: solo una compagnia assicura animali con 7 settimane di vita e un’altra dopo i 10 anni. Con la stessa polizza il medesimo proprietario può assicurare più animali domestici conviventi: tre compagnie ne contraggono fino a 3, due fino a 4, una fino a 5 e un’altra arriva addirittura a 6. Un paio applicano sconti crescenti a seconda del numero.
In genere sono previste numerose esclusioni: cure per patologie e infortuni pregressi; neoplasia recidiva; malattie e malformazioni congenite o ereditarie; sterilizzazione e terapie per sterilità e fecondazione artificiale; dermatiti e allergie; acquisto di vaccini e antiparassitari; cure psicoterapiche; malattie mentali e problemi comportamentali; costi per microchip, addestratori ed educatori; soppressione e cremazione per pericolosità; taglio di coda e orecchie; chirurgia estetica, plastica e oculistica; ernie; denti e paradontopatie; infortuni o malattie occorsi in gare, attività venatorie, maltrattamenti o pratiche proibite per legge; oltre a diverse malattie infettive e alcune tipologie di operazione.
In riferimento alle limitazioni, è emerso che generalmente le polizze non offrono visite in caso d’urgenza o controlli periodici tranne 4 quattro compagnie; e che il rimborso spese veterinarie in viaggio richiede che l’animale sia insieme al proprietario, che la destinazione superi i 100 km dal domicilio e che il viaggio si concluda con il soggiorno presso una struttura (non una seconda casa).
La responsabilità civile copre generalmente anche i terzi che abbiano in affido momentaneo l’animale, purché tale attività non sia svolta a livello professionale; due imprese includono anche la Rc del pet sitter, per i danni che l’animale possa causare a terzi mentre si trova sotto la sua custodia.
Venendo alle esclusioni, normalmente la maggior parte non assicura alcune razze considerate aggressive e indicate come cani “impegnativi o morsicatori” in un apposito registro aggiornato dai Servizi Veterinari, ma non tutte. Quanto alle limitazioni, abbiamo già detto che interessano soprattutto i danni causati dall’utilizzo dell’animale in attività illegali, nella caccia, ma anche durante ricoveri ospedalieri e soggiorni presso pensioni. Di solito non sono considerati “terzi”, e quindi assicurati: il proprietario, il coniuge, il partner di unione civile, i figli, i genitori, i parenti conviventi e chiunque presti attività di collaborazione domestica presso l’abitazione dov’è domiciliato l’animale (ad es. colf e caregiver); tuttavia anche in questo caso esistono compagnie che contemplano eccezioni sui soggetti suindicati.
Per quanto attiene alle prestazioni di assistenza in casa e in viaggio, essenzialmente si sostanziano in: consulenza telefonica veterinaria; telemedicina 24h; spese per la ricerca in caso di denuncia di smarrimento alle autorità; rimborso trasporti e visite; consegna di farmaci a domicilio; recupero comportamentale cinofilo; prolungamento del soggiorno in caso di infortunio o malattia dell’animale; annullamento del viaggio in caso di morte o intervento chirurgico salvavita; ospitalità in un centro o invio al domicilio di un pet sitter in caso di ricovero o inabilità temporanea del padrone, certificata dal medico curante, a seguito d’infortunio o malattia; fino al supporto psicologico a seguito del decesso dell’animale durante un ricovero. Solo per citare alcuni servizi. Più una raffica di informazioni al cellulare su cliniche, ambulatori, negozi, hotel pet friendly e quant’altro.
Oltre a infortuni/malattie precedenti alla decorrenza dell’assicurazione, solitamente le esclusioni riguardano: dolo o colpa grave dell’assicurato, di un familiare e delle persone a cui è affidato l’animale; guerre, atti di terrorismo, calamità naturali, scioperi, radiazioni; e le già citate attività venatorie, maltrattamenti, competizioni sportive come pure mostre, rassegne, prove e concorsi. Le principali limitazioni concernono invece l’invio di pet sitter a domicilio: oltre a quelle già menzionate, la disponibilità del professionista è prevista solo per 1 ora al giorno per 5 giorni nei 15 successivi all’operazione. Non solo: il rimborso spese per il ritrovamento dell’animale smarrito è subordinato alla presenza del dispositivo di geolocalizzazione acceso e a una distanza minima del luogo di ritrovamento superiore a 20 km dal domicilio; mentre per la visita a domicilio su appuntamento, occorre l’indicazione di un veterinario indicato dalla compagnia previa consulenza telefonica.
Quattordici compagnie contemplano infine la tutela legale, spesso in versione upgrade di polizza. La garanzia si estende ai membri del nucleo familiare e ai collaboratori domestici e copre le spese di assistenza giudiziale e stragiudiziale per difendersi, in sede civile o penale, da ogni genere di controversia per fatti riguardanti proprietà e custodia degli animali: rimborso degli onorari legali per la trattazione, negoziazione, mediazione, redazione di denunce, querele e istanze, investigazione difensiva; ma anche compensi di periti e consulenti tecnici d’ufficio o di parte.
Quella qui presentata è una sintesi delle tante clausole riportate dal corposo documento IVASS, che tra le esclusioni cita: compensi dell’avvocato per querela o denuncia, se a seguito di queste la controparte non è rinviata a giudizio in sede penale; spese per l’indennità di trasferta ed esecuzione forzata oltre il secondo caso per sinistro; spese dell’organismo di mediazione, quando questa non è obbligatoria; imposte, tasse e altri oneri fiscali; multe, ammende e sanzioni pecuniarie; spese liquidate a favore delle parti civili costituite contro l’assicurato nei procedimenti penali. Tra le esclusioni va ricordato che sono coperti i compensi per l’intervento di un solo avvocato in ogni grado di giudizio, e che se il cliente ha un’altra polizza Rc la tutela legale opera a secondo rischio.
In conclusione la gamma di soluzioni è profonda e specifica, ma carente per gli animali più anziani e densa di esclusioni che ne limitano di fatto la portata: ampliamento dei glossari e uniformità delle definizioni, potrebbero aumentare la conoscibilità del consumatore circa le garanzie.