Eiopa, l’autorità di vigilanza assicurativa europea, ha lanciato una velata critica al settore per non aver coperto alcuni grandi rischi, o non averlo fatto a sufficienza. L’Eiopa ha rilasciato una dichiarazione alle autorità di vigilanza nazionali “sulle esclusioni assicurative legate ai rischi derivanti da eventi sistemici”, come ad esempio la pandemia.
L’osservazione di Eiopa non è direttamente collegata al Covid, ma di certo arriva dopo che gli assicuratori di tutto il mondo hanno in larga parte respinto le richieste di risarcimento dei loro assicurati in riferimento, principalmente, alle coperture di business interruption. Circostanza che, riferisce il quotidiano economico spagnolo Expansión, ha portato molte aziende e piccoli esercizi commerciali a chiudere, visto che la copertura sottoscritta a tutela dei mancati guadagni per interruzione dell’attività non comprendeva la pandemia.
Questa situazione ha raggiunto il suo apice nel Regno Unito, dove il contenzioso ha interessato un folto gruppo di grandi assicuratori che hanno escluso questa copertura e le cui polizze sono state analizzate dalla Financial Conduct Authority (FCA), l’Authority del mercato britannico e dalla London High Court.
Nella maggior parte dei casi, le conclusioni hanno dato ragione agli assicurati – principalmente del settore della ristorazione – che hanno chiesto un risarcimento a copertura del danno economico subito dal non poter mantenere la propria attività nei momenti più duri della pandemia.
L’Eiopa afferma che le esclusioni come quelle relative alla pandemia possono “ampliare ulteriormente i divari di protezione esistenti, con un potenziale effetto dannoso sui consumatori e un effetto negativo sulle nostre economie e società, rendendole meno resilienti”.
La dichiarazione mira a garantire che gli interessi degli assicurati attuali e potenziali siano debitamente presi in considerazione quando i prodotti vengono sviluppati o rivisti, o quando si verificano eventi che mettono in discussione l’entità dei benefici della copertura.
