Con gli ultimi 5 “fake” individuati il 29 novembre scorso salgono a 172 i siti abusivi oscurati da Ivass in un anno, da quando nel novembre 2023 esercita il potere via provider.
L’autorità di vigilanza sulle assicurazioni raccomanda come sempre ai consumatori di adottare le opportune cautele nel valutare polizze offerte via internet, telefono o servizi di messaggistica, specie se relative a polizze Rc auto; e soprattutto di controllare – prima di pagare il premio – che preventivi e contratti siano riferibili a compagnie e intermediari regolarmente autorizzati, consultabili sul sito web dell’Ivass.
Il segretario generale Stefano De Polis – intervenuto al seminario “Attività di contrasto e prevenzione delle frodi assicurative”, tenutosi la settimana scorsa a Roma – è convinto che rafforzare l’azione anticrimine avrebbe effetti benefici su oneri di controllo e perdite finanziarie delle compagnie, e dunque “auspicabilmente sui premi“. A tal fine ha sollecitato la collaborazione tra istituzioni e player nello scambio di informazioni, per valorizzarle in nome del comune interesse a fronteggiare comportamenti illeciti nella sottoscrizione dei rischi e nella liquidazione dei sinistri.
De Polis benedice “l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale attraverso l’analisi di pattern di comportamento o mettendo in correlazione dati provenienti da diverse fonti: gli algoritmi possono aiutare a identificare condotte anomale” di sedicenti operatori del mercato.
Tra l’altro “gli articoli del Ddl concorrenza rivolti alle assicurazioni, in discussione nel Parlamento, entrambi attenti a rafforzare le attività antifrode, anche in rami assicurativi diversi dalla Rc auto“.
Sempre la scorsa settimana Ivass ha rinnovato e integrato, dopo 10 anni, il protocollo d’intesa con il Garante della concorrenza e del mercato – pubblicato sui siti dei due enti – che disciplina gli interventi istituzionali con speciale riferimento alla collaborazione in indagini conoscitive, iniziative congiunte e segnalazioni a parlamento e governo.
L’accordo riguarda inoltre la segnalazione reciproca di casi in cui, nell’ambito dei procedimenti di rispettiva competenza, emergano ipotesi di violazione che interessino l’altra Authority.
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