di Giuseppe Gaetano, editor in chief
“Per il settore assicurativo il quadro è complessivamente sereno. La dotazione patrimoniale delle imprese si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa. La crisi di Eurovita si è risolta con l’intervento di un pool di assicurazioni e banche“.
Così il presidente IVASS Luigi Federico Signorini, nelle Considerazioni a proposito della Relazione sull’attività svolta dall’Istituto di vigilanza nel 2023, presentata stamane a Roma. Nonostante gli sbalzi dei tassi di interesse, alla fine dell’anno scorso l’indice di solvibilità medio delle compagnie italiane si è attestato al 258%, 12 punti percentuali in più sul 2022 e in linea con la media europea ed “è rimasto sostanzialmente stabile nei primi mesi del 2024“. Risultato di esercizio e Roe sono tornati a livelli pre Covid, rispettivamente a 8 miliardi di euro e al 10,5%, con il comparto Vita tornato a un utile significativo dopo la leggera perdita dell’anno precedente: il -3% di raccolta premi e il +63% di riscatti delle polizze, spinto dai rialzi al costo del denaro nei clienti attratti dal mero rendimento, non hanno intaccato la redditività complessiva dei player.
“La dinamica delle estinzioni anticipate è stata influenzata, tra l’altro, dalla natura dei canali distributivi – nota Signorini -. In presenza di rendimenti garantiti e facoltà di riscatto senza penalità, non possono che crearsi tensioni quando mutano le condizioni di mercato. Correttivi strutturali sono perciò necessari: starà alle compagnie ripensare l’offerta di prodotti, calibrando meglio gli aspetti contrattuali” riguardanti struttura delle garanzie, connotati di liquidità e gli stessi incentivi presenti nel rapporto con i distributori. Dal punto di vista normativo, una delle vie suggerite per valorizzare i prodotti Vita è, ad esempio, quella di calibrare “i benefici fiscali previsti per i prodotti assicurativi in funzione della durata dell’impegno contrattuale, dell’importo del premio o del tipo di prestazione” come avviene in alcuni Paesi Ue.
Sul dossier ex Eurovita, il presidente IVASS ha ricordato che nel passaggio alla costituita Cronos “gli assicurati hanno conservato il diritto alle prestazioni per l’intero capitale maturato e usufruito della continuità dei contratti” che nei prossimi anni passare ai 5 Big azionisti: Generali, Unipol, Poste Vita, Intesa Vita e Allianz.
A tal proposito aggiungiamo che la newco, che a giorni nominerà un nuovo direttore generale, procede a gonfie vele: gli ultimi dati sui riscatti non incrinano le riserve e sono perfino inferiori alle attese, contando che i 9 mesi di stop potevano accumulare alla porta clienti bisognosi di liquidi o aggravarne le difficoltà finanziarie.
Nei rami Danni la raccolta diretta è aumentata per il terzo anno consecutivo (+6,6%), raggiungendo i 38 mld, ma il trend interessante è “la prosecuzione della crescita delle coperture per i rischi diversi dalla Rc auto“, che sta contribuendo a colmare il gap rispetto alla media Ocse: “Tra il 2014 e il 2023 l’incidenza complessiva dei comparti salute (malattia e infortuni) e property è salita dal 32 al 40%, valore ormai prossimo al 42 del comparto auto“.
Tra le sfide strategiche per il futuro, Signorini non manca di indicare la gestione del rischio associato al clima, : “L’aumento del costo nominale dei risarcimenti dovuto all’inflazione, e l’infittirsi dei danni legati a eventi climatici, hanno avuto un impatto significativo sull’onere dei sinistri” saliti in 12 mesi dal 62 al 76%, mentre il combined ratio ha toccato il 105% al lordo della riassicurazione, che ha permesso di calmierare le spese di gestione. in vista dell’imminente decreto sull’obbligo di copertura catastrofale delle imprese Per quanto riguarda le sue regole attuative “non ci nascondiamo – ha ammesso – la complessità tecnica del progetto” di cui “la legge è solo il primo, essenziale passo“: lo schema dev’essere “sostenibile per le compagnie” che purtroppo “incontrano crescenti difficoltà a riassicurarsi sul mercato“, ma anche “proficuo per le aziende assicurate, tramite una mutualizzazione ottimale dei rischi“. In particolare, bisogna “minimizzare la selezione avversa e incentivare scelte degli assicurati che mitighino il rischio, il tutto preservando una sana concorrenza“. contenuti e modalità sottoscrittive delle polizze catastrofali siano chiare e trasparenti per gli imprenditori, come per le famiglie. Insomma, un compito non facile per l’IVASS, che siede con ANIA al tavolo Mef-Mimit da cui uscirà il testo tanto atteso.
Nel suo intervento, Signorini ha inoltre affermato che occorre procedere speditamente anche con l’attuazione del neo Fondo Rami Vita, introdotto dalla Legge di bilancio 2024; ha citato la lotta alla piaga dei siti fake (215 chiusi o andati spontaneamente off-line a seguito di istruttoria, da quando l’autorità ha il potere di ordinarne direttamente l’oscuramento); ha spiegato luci e ombre delle modifiche alla direttiva Solvency II (“qualche preoccupazione dal significativo alleggerimento dei requisiti patrimoniali derivante dalla revisione dei criteri prudenziali“); ha aggiornato sugli annosi ritardi nell’istituzione dell’Arbitro assicurativo: “C’è un nuovo testo” ha detto, confidando che “si possa finalmente completare in tempi stretti il quadro normativo, cui seguiranno gli adempimenti organizzativi indispensabili“.
L’ultima parola sull’integrazione operativa con Bankitalia, divenuta via via sempre più stretta e che Signorini “vede come parte essenziale del proprio mandato portare a compimento” anche a a livello istituzionale: “Negli ultimi mesi – ha annunciato – il progetto ha accelerato il suo cammino“.
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