I dati diffusi a inizio agosto dall’IVASS, sui 40,8 miliardi di raccolta premi totalizzati dal comparto assicurativo nei primi 3 mesi del 2024, confermano il trend di espansione sia del Danni che del Vita.
Da gennaio a marzo la raccolta del Danni risulta pari a 12,1 mld (+8,4% a/a) grazie a entrambi i segmenti Auto (4,8 mld, +11,1%) e Non (7,4 mild, +6,7%), con un leggero incremento nell’incidenza di Salute e Property: una performance positiva, tenuto conto della spinta inflazionistica sui prezzi delle coperture obbligatorie e della crescente richiesta di protezione dai rischi, emersa anche nella recente relazione annuale sull’attività dell’Autorità di vigilanza. A inizio luglio, inoltre, è stato aperto confronto con le compagnie sulla modifica unilaterale delle condizioni nelle polizze property. Il mese scorso AIBA ha fatto notare il sempre maggior peso delle società di brokeraggio nel settore.
Tornando ai dati IVASS, diminuiscono le imprese con sede legale in Italia e aumenta la quota raccolta dalle 5 più grandi, mentre prosegue ad aumentare il numero di operatori stranieri sul mercato.
La raccolta Vita sale invece a 28,6 mld (+8,8%): il ramo I guadagna oltre 2 miliardi, contribuendo decisamente al recupero del settore; anche il ramo III cresce, ma resta a circa la metà del biennio 2021-22. In ambedue i rami si nota, peraltro, una correlazione negativa tra rendimento dei titoli di Stato e produzione. Il peso del nuovo business di ramo III, negli ultimi 15 anni sempre superiore a quello dell’intero business Vita, nel 2024 subisce una forte diminuzione. Ad ogni modo, il buon inizio anno del settore è stato fotografato ultimamente dall’ANIA.
Le imprese con sede legale in Italia raccolgono la quasi totalità dei premi, pur continuando a ridursi; tra loro, la quota delle prime 5 torna simile al resto del mercato.
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