Nei primi sei mesi del 2023 le compagnie assicurative operanti in Italia hanno raccolto complessivamente 72,2 miliardi di euro: i rami Vita sono in contrazione su base annua (-5,7%), mentre prosegue l’espansione nei rami Danni (+7,9%).
E’ quanto emerge dall’ultima comunicazione statistica dell’IVASS. Il calo del Vita è dovuto soprattutto all’andamento del ramo III (-36,4% annuo), mentre il ramo I registra un incremento del +10,2%, per un’incidenza di circa il 70% sul totale dei premi. Prosegue l’aumento della raccolta legata ai fondi di ramo VI, che restano tuttavia limitati a una quota ridotta del totale.
Cresce la quota intermediata dagli sportelli bancari e postali, mentre diminuisce il peso della distribuzione operata da brokers e consulenti finanziari.
Per quanto riguarda il Danni, nonostante la leggera ripresa della raccolta del comparto Auto (8,8 mld, +6,5%) la crescita prosegue ad essere trainata dai comparti non-Auto (13,5 mld, +8,8%). Simile l’incidenza dei settori Property e Salute, tutti e due al 31% circa della raccolta non-Auto; cresce il peso dell’Rc generale (21%), della Tutela e Assistenza e del Credito e Cauzione (entrambe al 6,6%). Broker e Agenzie in economia e gerenze mostrano una crescita dell’intermediazione sul totale (rispettivamente del 15,4% e 3,5%) mentre le agenzie con mandato riducono il loro peso, che comunque si attesta poco sotto il 68%.
Ivass nota, infine, che nell’ultimo decennio la composizione della raccolta Vita mostra una costante prevalenza delle imprese con sede legale in Italia, mentre nel settore Danni gli stabilimenti di imprese estere hanno accresciuto la loro incidenza, anche per l’aumentato numero di operatori.
IVASS, Raccolta Premi trainata da Ramo IV nel Vita e Non Auto nel Danni