A luglio la nuova produzione di polizze vita individuali in Italia comprensiva dei premi unici aggiuntivi è stata pari a € 5,9 miliardi, +0,9% rispetto allo stesso mese del 2022, quando il volume di nuovi affari si contraeva invece del 19%.
Emerge dall’ultimo bollettino ANIA Trends. Da gennaio il dato continua ad essere negativo, anche se il crollo sta rallentando: i nuovi premi vita emessi sono stati pari a 44 mld, -5,8% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, quando il calo annuo risultò comunque ben del 12,3%. Contando i premi delle imprese Ue (711 mln, +28,2%) a luglio il giro d’affari complessivo è stato di 6,6 mld (+3,2%), mentre da gennaio di 48,8 mld (-7,8%).
In dettaglio, a luglio il volume di nuovi premi di ramo I è stato pari a 4,6 mld: il 77% dell’intera nuova produzione vita contro il 71% di luglio 2022 (+9,5% contro il -1,9% dello stesso mese dell’anno scorso). Da inizio 2023 il totale dei premi ammonta a € 34 mld (+13,6% contro il -6,7% del 2022). Il 28% di questi proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (I e III), che segnano però un -47,6% annuo. Male la raccolta polizze di ramo V (24 mln, -70,2% annuo sul mese e 256 mln, -15,6% annuo da inizio 2023) e ramo III unit-linked (1,3 mld, -18,6% e 9,7 mld, -41%); bene invece le polizze di malattia di lunga durata del ramo IV (6,9 mln +56,1% e 42,6 mln, +32,7%) e i nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (13,6 mln,+47,9% e 75,7 mln, +5,3%).
Per quanto riguarda le tipologie di prodotti, la raccolta legata a forme di puro rischio è risultata – dopo la variazione negativa di giugno – in aumento del 18,1% annuo, raggiungendo da gennaio 559 mln (+8,6%); poco più della metà è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo (+34,5%). Le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, pari al 96% del totale in termini di premi e al 62% in termini di numero di polizze; l’importo medio si attesta a circa 39.200 euro.
Venendo ai canali distributivi, da gennaio la maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie e postali a cui afferisce l’83% dei premi emessi. Gli sportelli
hanno raccolto una quota stabile di nuovi premi (4 mld a luglio e 31,3 mld da inizio 2023): aumentano i nuovi premi di ramo I, dopo la variazione negativa del mese scorso (3,4 mld, +7,2% annuo su luglio e 26,1 mld, +18,7% annuo da inizio 2023). Negativo invece il trend del new business afferente alle polizze di ramo V (15 mln, -31,2% e 76 mln, -42%) e al comparto linked composto da unit collegate prevalentemente a fondi di tipo classico, senza forme di protezione finanziaria o garanzia di rendimento minimo (0,6 mld, -26,6% e 5,1 mld, -45,4%). Da gennaio crescono su base annua ramo IV (3 mln, +24,1%) e ramo VI (49,2 mln, +11,6%).
In discesa la quota di polizze collocate tramite agenti e vendita diretta (858 mln, -3,3% annuo su luglio e 7,0 mld, -5,7% annuo da inizio 2023): per i primi la raccolta è diminuita del 4,6%, con una quota di mercato pari all’11%; stabili le cifre per il secondo canale. Tra tutti e due, sale l’intermediazione di prodotti di ramo I (642 mln, +16,6% e 5,3 mld, +12,1%); il ramo V crolla a -85,4% su base mensile ma, con 178 mln, cresce del 3,5% a livello annuale; nei primi 7 mesi scende anche la componente unit-linked (1,5 mld, – 39,5%). Da notare che da, inizio anno, il 90% dei nuovi premi relativi a polizze di ramo IV è stato raccolto dalla rete agenziale e diretta.
I volumi intermediati dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede salgono a luglio su base mensile (911 mln, +7,5%) ma calano a livello annuale (5,2 mld, -24,6%). Stessa dinamica per i nuovi premi di ramo I (416 mln, +17,7% e 2,3 mld, -11,3%). Stazionarie sul mese le polizze di ramo III unit-linked, che decrementano però sull’anno (2,9 mld, -32,5%). Da gennaio i consulenti hanno commercializzato polizze di ramo V per appena 0,1 mln mentre il ramo VI hanno raggiunto 9,8 mln (+1,7%).
