16 Luglio 2024

Rc sanitaria, IVASS detta i prossimi passi: Database sinistri Non Auto e gli altri Decreti della legge Gelli

di Giuseppe Gaetano, editor in chief

Nell’ultimo dato disponibile al 2022, i premi per la Rc sanitaria hanno raggiunto i 658 milioni di euro, il 13% del ramo della Rc generale che però è cresciuta molto di più nel quinquennio (+28%), rispetto a quella sanitaria (+9%).

Prede spunto da queste considerazioni l’intervento del consigliere IVASS, Riccardo Cesari, al recente convegno ‘La Legge 24/2017 e i suoi decreti attuativi’ organizzato dalla Fondazione Italia in Salute. Le prime 5 compagnie coprono il 77% della raccolta totale della Rc sanitaria e il 45% della Rc generale, mentre “per le strutture pubbliche la concentrazione è addirittura del 99%, segnalando un problema di concorrenza, che auspicabilmente la legge Gelli potrebbe stemperare mediante una crescita di domanda e offerta“, ha detto De Cesari.
La relazione rileva inoltre un’importante incidenza del contenzioso riguardo i tempi di liquidazione, ma anche dei sinistri senza seguito, a giustificazione della prossima “realizzazione di una ‘Banca dati sinistri’ non-auto in particolate nei rami malattia, infortuni e Rc generale“.

Lato “redditività – ha spiegato il consigliere della Vigilanza assicurativa – occorre distinguere nettamente tra polizze stipulate da strutture sanitarie, per le quali il rapporto sinistri/premi è nettamente sopra il 100%, e polizze del personale sanitario che presentano un rapporto sotto 100 e quindi margini positivi“. Altro dato interessante, la stagnazione della raccolta premi e il calo degli accantonamenti di fondi da parte delle strutture pubbliche (circa il doppio dei premi) proprio a partire dal 2017, anno di approvazione della legge Gelli.
Ora il sospirato (e contestato) decreto attuativo emanato a marzostabilisce i requisiti minimi dei contratti” contemplando, tra l’altro, “obblighi di pubblicità e trasparenza e di gestione del rischio” come le “condizioni per l’auto-ritenzione“; ma altri decisivi passi devono ancora essere compiuti per varare i restanti provvedimenti della legge: mancano i decreti Mimit sulla vigilanza IVASS dell’obbligo assicurativo, sui dati per l’Osservatorio e sul Fondo di garanzia. “Il bicchiere è mezzo pieno“, ha chiosato De Cesari.

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