Ivass ha da poco pubblicato il Bollettino statistico sui rischi da responsabilità civile generale nel 2023, con un’analisi di dettaglio sulla Rc sanitaria.
Riguardo la Rc generale, la raccolta premi delle compagnie vigilate è stata di 4.018 milioni di euro (+7,1% a/a), pari al 10,6% del totale dei rami danni: oltre il 67% dei premi è concentrato nei primi 10 player, il 47,5% nei primi 5.
Il costo medio dei sinistri ammonta a 7.065 euro (+4,1%); il premio puro, misura di sintesi della sinistrosità del ramo, è di 89 euro (+5,5%). Il risultato del conto tecnico, al netto della riassicurazione, è di 1.133 mln (+17%) grazie in particolare all’utile sugli investimenti, che registra il valore più elevato dal 2018.
Per quanto concerne invece il segmento Rc sanitaria, i premi raccolti in Italia ammontano a 706 mln (+7,4%) di cui 566 di pertinenza delle compagnie vigilate, pari a circa il 14% di tutta la raccolta del ramo Rc generale. Il mercato è estremamente concentrato: le prime 10 imprese raccolgono più del 94% dei premi; le prime 5 l’80,7%.
Cliniche e ospedali pubblici fanno ampio ricorso all’auto-ritenzione del rischio, con gli accantonamenti che quasi doppiano il valore dei premi. Il costo medio dei sinistri è compreso tra 52 e 64mila euro. Il rapporto con i premi presenta valori elevati per le strutture sanitarie, mentre risulta inferiore nelle coperture del personale sanitario, per le quali la profittabilità attesa è maggiore.
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