19 Giugno 2023

Ivass: “Eurovita un caso a parte rispetto all’andamento 2022”

Secondo Ivass quello di Eurovita è stato un caso a parte rispetto all’andamento del 2022, così si legge nella relazione annuale.

…Una compagnia di medie dimensioni caratterizzata da specifiche debolezze (inadeguata gestione dei rischi, limitata dotazione di capitale, disimpegno degli azionisti) emerse in seguito all’azione di vigilanza cartolare e ispettiva, debolezze che nelle mutate condizioni di mercato ne hanno determinato la crisi, così afferma il presidente Signorini.

Nel luglio del 2022, dopo un accesso ispettivo che ha fatto rilevare la sovrastima dei fondi propri e la determinazione non corretta del requisito di solvibilità, IVASS ha richiesto un radicale cambio della governance e l’immissione di mezzi propri, a cui l’azionista non ha dato tempestivo seguito; né si è concretizzata la ricerca di un compratore.

In assenza di concrete iniziative di risanamento, e in considerazione delle gravi violazioni delle disposizioni che regolano l’attività delle imprese di assicurazione e dell’urgenza di prevenire un ulteriore deterioramento della situazione aziendale, il 31 gennaio 2023 IVASS ha nominato un commissario per la gestione provvisoria e il 6 febbraio ha adottato la sospensione dei riscatto per salvaguardare la stabilità dell’impresa e tutelare le ragioni di tutti gli assicurati.

Su proposta di IVASS, il 29 marzo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha disposto l’amministrazione straordinaria della compagnia; IVASS ha contestualmente prorogato al 30 giugno la sospensione dei riscatti, per consentire l’ordinata gestione della fase commissariale e accompagnare la ricerca di una soluzione di mercato.

Si sta delineando una via d’uscita che vede coinvolto un gruppo di banche e assicurazioni. Ivass ha lavorato in stretto raccordo con le autorità di Governo per la definizione di una soluzione sostenibile, robusta, equilibrata.

Le negoziazioni sono in corso. Il presidente inoltre afferma: “auspico che possa essere raggiunto nel più breve tempo possibile un accordo che consenta di salvaguardare pienamente i diritti degli assicurati, a beneficio della stabilità del sistema nel suo complesso e della fiducia che i cittadini vi ripongono”.

E ancora il Presidente sostiene…Abbiamo avuto confronti costanti e proficui con il Governo, con le altre autorità nazionali di settore, con le varie istituzioni coinvolte. Abbiamo fornito e ricevuto piena collaborazione. La vicenda, che lega una compagnia Vita a una molteplicità di distributori bancari, ha dato conferma della bontà della scelta, operata dal legislatore nel 2012, di rafforzare l’integrazione tra la vigilanza bancaria e quella assicurativa. Lo stretto rapporto dell’Istituto che presiedo con la Banca d’Italia, di cui mi onoro di essere il Direttore generale, sta consentendo agli organi di vertice di mettere a fuoco tempestivamente le questioni prudenziali in un’ottica integrata, di valutare i riflessi sui singoli operatori e sul sistema nel suo complesso, di coordinare le iniziative da assumere…”

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