di Giuseppe Gaetano, editor in chief
Dopo la presa di posizione di Unipol a favore della LTC universale, anche Assoprevidenza è tornata a proporre di recente che le coperture long term care contro la perdita dell’autosufficienza – per malattia, infortunio o età avanzata – diventino obbligatorie per legge.
Occasione, la settimana scorsa, un evento a tema realizzato a Roma con AXA, che a ottobre ha lanciato un nuovo prodotto “low cost” in questo mercato.
“Non importa come – ha detto il presidente dell’associazione Sergio Corbello – se collettiva, attraverso il fondo pensione o quello sanitario o di categoria”, ma la LTV va fatta: “da una certa fascia di età deve accompagnare tutta la vita, con contribuzioni che non si interrompono mai – ha aggiunto -. Oltretutto un sistema di obbligatorietà e, quindi di capillare diffusione, renderebbe particolarmente esiguo l’onere per la copertura”.
E’ lo stesso meccanismo che si sta cercando di mettere a punto per l’obbligo di copertura catastrofale per le imprese, non senza qualche difficoltà – a dire il vero – nel far coincidere cogenza e mutualizzazione. Corbello ha suggerito che, presso i fondi pensione, sia utilizzata per la LTC una parte della somma, quasi simbolica, che presso alcune forme pensionistiche negoziali i datori di lavoro versano per l’adesione cosiddetta “contrattuale” dei dipendenti: ciò determinerebbe un effetto di trascinamento per gli iscritti ordinari.
La questione riguarda la stessa IVASS, intervenuta sull’argomento con il consigliere Riccardo Cesari al recente Health Insurance Summit 2024 di Milano.
Ma già all’Italy Protection Forum di EMFgroup, qualche mese fa, era emersa con urgenza la questione del rapido aumento dei pensionati a discapito dei lavoratori, e le prospettive del costante incremento dell’inabilità della popolazione anziana. In Italia se ne parla da più di 30 anni ma altri Paesi, come la Germania, sono avanti da tempo su questo problema, affiancando e integrando le soluzioni di banche e compagnie assicurative con le tutele pubbliche.
Eppure la longevità – che di per se sembrerebbe una benedizione – è il 3° grande rischio a livello globale insieme a cambiamento climatico e cyber security, anche in considerazione delle criticità in cui versa la sanità pubblica italiana.
Coperture MedMal e LTC: lo speech di Riccardo Cesari (IVASS) a Health Insurance Summit 2024