27 Dicembre 2024

Manovra 2025, raddoppia il contributo di Banche e Assicurazioni

Il contributo “volontario” di banche e assicurazioni previsto dalla manovra finanziaria 2025, che sarà definitivamente approvata domani, è salito in un paio di mesi da 3,4 a 6,3 miliardi di euro.

In sostanza si tratta di una specie di prestito a costo zero per lo Stato, sarà progressivamente recuperato dal settore già a partire dal 2026.
Secondo la relazione tecnica, la cifra a carico degli istituti di credito – aumentata soprattutto a causa della revisione delle norme sulle deduzioni Dta – ammonta a circa 4,5 mld e servirà, tra l’altro, per finanziare l’Ires premiale. Il contributo delle compagnie, invece, risulterebbe pari a 1,8 mld ma – in base ai calcoli ANIA – l’introduzione dell’anticipo dell’imposta di bollo sulle polizze di ramo III e V (pari al 2 per mille del valore del premio) farebbe lievitare il conto del comparto assicurativo a 2,5 mld.

In audizione alla Camera l’ex presidente Maria Bianca Farina – a cui è da poco subentrato Giovanni Liverani – aveva inoltre lamentato il carattere permanente del provvedimento, con la prospettiva di ulteriori incrementi nei prossimi anni: “A meno che le compagnie non interrompano l’offerta di questi prodotti, avranno sempre un credito infruttifero nei confronti degli assicurati – aveva spiegato –. Se poi il business dovesse crescere del 10% l’anno, come avvenuto negli ultimi 10 anni, il debito degli assicurati e il nostro corrispondente credito arriverebbe a superare 5 mld nel 2034 e rimarrebbe tale, sempre a parità di nuova produzione, fino alla chiusura dell’attività di commercializzazione di questi prodotti”.
La richiesta di girare sulla clientela la quota annuale del bollo, decurtandolo dalle riserve, non è entrata però nel testo finale, che – in assenza di correzioni – va dunque al voto di fiducia con una importante incongruenza sulla stima del gettito.

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