I mercati assicurativi devono attualmente far fronte a una crescente incertezza: inflazione, crisi geopolitiche, aumento dei rischi informatici e aumento della frequenza e della gravità degli eventi naturali, anche in Europa, dove quest’anno abbiamo assistito a una serie senza precedenti di perdite per catastrofi naturali che hanno superato il miliardo di euro.
Nell’area dell’euro, la dinamica insolitamente elevata dell’inflazione registrata negli ultimi due anni si è recentemente attenuata. Tuttavia, i prezzi dell’energia e dei generi alimentari rimangono elevati e i salari sono in crescita.
Di conseguenza, nello scenario di base, Munich Re Economic Research prevede un tasso di inflazione di circa il 3% per il 2024, più del doppio del tasso di inflazione medio degli anni 2010. Inoltre, Munich Re prevede che l’inflazione nell’area dell’euro rimanga al di sopra della media di lungo periodo oltre il 2024.
Nei portafogli degli assicuratori, gli aumenti dei prezzi ancora evidenti stanno producendo un aumento dell’esposizione e delle aspettative di perdita. Ciò è particolarmente vero per il portafoglio auto negli anni di sottoscrizione 2021 e 2022.
Per offrire una copertura adeguata per i sinistri futuri, oltre all’inflazione generale, gli assicuratori e i riassicuratori devono tenere conto dei fattori di inflazione specifici del segmento, come ad esempio l’aumento dei prezzi dei pezzi di ricambio per auto, i costi di costruzione e gli aumenti salariali. L’inflazione rimarrà un elemento chiave nella determinazione dei prezzi.
La frequenza e la gravità delle catastrofi naturali legate agli agenti atmosferici sono in aumento, e l’Europa non fa eccezione. L’anno 2023, con il suo caldo estremo, ha proseguito questa tendenza e fornisce un’ulteriore prova del fatto che il cambiamento climatico sta già aggravando i rischi legati alle condizioni atmosferiche.
Fino a settembre in Europa si sono verificati eventi meteorologici estremi, tra cui forti piogge, inondazioni, alluvioni improvvise e grandinate, che hanno generato una spesa complessiva per i sinistri ancora una volta molto onerosa per gli assicuratori.
Le perdite del mercato assicurativo per singolo evento superano sempre più spesso la soglia di 1 miliardo di euro per evento. Secondo un’analisi di Munich Re (di fine settembre), almeno sette catastrofi naturali in Europa rientrano in questa categoria (2022: 5 / 2021: 4):
-Terremoti in Turchia e Siria a febbraio
-Inondazioni nel nord-est dell’Italia e nei Paesi limitrofi a maggio
-Tempeste Kai e Lambert in Germania a giugno
-Forte maltempo a causa della tempesta Unai in Italia settentrionale, Slovenia e Croazia a luglio
-Inondazioni in Slovenia, Austria e Croazia all’inizio di agosto
-Tempesta Hans nel nord Europa ad agosto
-Tempesta Denis con grandine, soprattutto nella Germania meridionale, a fine agosto
Munich Re investe continuamente per comprendere meglio i rischi naturali e le tendenze sottostanti. I risultati di scientist interni ed esterni migliorano le basi per la modellizzazione delle catastrofi naturali e forniscono informazioni preziose per lo sviluppo di misure mirate per prevenire i rischi e mitigare le perdite che ne derivano, nonché per un’adeguata determinazione dei prezzi.
“L’Europa si trova attualmente ad affrontare cambiamenti dinamici nel panorama dei rischi. Grazie alla nostra considerevole esperienza, alla forte diversificazione e alle nostre dimensioni, Munich Re è in una buona posizione per gestire rischi altamente rilevanti, come quelli legati al cambiamento climatico o agli attacchi informatici, anche in tempi difficili”, commenta Clarisse Kopff, Member of the Board of Management.
“Siamo disposti ad ampliare le partnership di rischio con i nostri clienti. Per assicurarci di poter svolgere il nostro ruolo di risk carrier nel lungo periodo, stiamo lavorando insieme ai nostri clienti per adattare i prezzi e le condizioni al contesto in evoluzione, escludere i rischi sistemici incontrollabili e sviluppare insieme nuove soluzioni di rischio”, conclude Clarisse Kopff.
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