Oggi a Milano c’è stata la presentazione del Nuovo Piano Industriale di Net Insurance…
In sintesi il nuovo piano prevede il bilanciamento dinamico tra crescita, solidità patrimoniale e remunerazione degli azionisti.
Tale fondamentale obiettivo è sostenuto dalle seguenti azioni:
Nei prossimi anni, Net Insurance accelererà la crescita profittevole, portando a maturazione i modelli operativi di tutte le linee di business:
− Cessione del Quinto:
▪Difesa del vantaggio competitivo e della posizione di leadership (30% share) nei top player della CQ;
▪ Mantenimento di una elevata qualità dei rischi assunti a fronte di volumi moderatamente crescenti, grazie alla qualità del servizio e ad advanced analytics applicati alle migliori pratiche di pricing e underwriting.
− Bancassurance:
▪ Portare a regime il potenziale distributivo con i partner Bancassurance primari (accordi con investimenti upfront) su CPI, Danni (Famiglia, Salute e Casa) e Vita Protezione;
▪ Valorizzazione del modello di servizio differenziale per aumentare la «share of wallet» nei partner ancora poco sviluppati;
▪ Sviluppo selettivo di nuovi accordi distributivi con le banche locali.
− Broker:
▪ Sviluppo del business Broker con una piattaforma digitale dedicata («Digital Attacker») e focus su business Affinity;
▪ Consolidamento delle Specialty (Cauzioni e Agro) con una politica assuntiva e riassicurativa prudente;
▪ Graduale crescita delle partnership digital insurance in essere e proposizione prodotti specifici per canali digitali.
A livello industriale il Gruppo prevede una raccolta premi lordi contabilizzati pari a 169 mln di euro al 2022; 191 mln di euro al 2023; 221 mln di euro al 2024 per arrivare a 252 mln di euro nel 2025. Di questi ultimi, 130 mln si riferiscono al business CQ, 76 mln di euro sono relativi al segmento bancassicurativo, i restanti 46 mln di euro al comparto Broker compreso il Digital.
Le spese ordinarie a 23,1 mln di euro nel 2022 passano a 26 mln di euro nel 2023, a 28 mln di euro al 2024 per atterrare a circa 29 mln di euro nel 2025, con un’incidenza sui premi lordi contabilizzati in calo dal 13,7% del 2022 all’11,5% del 2025. È previsto un significativo rafforzamento della macchina operativa con l’ingresso di nuove risorse in arco Piano, la creazione di un Value Pool dedicato alla retention dei talenti e un nuovo Piano di stock option “esteso”.
Il Combined Ratio che passerà dall’87% atteso per fine 2022, all’82% del 2025, per effetto della qualità tecnica dei prodotti del business Danni e della progressiva riduzione dell’incidenza delle spese sui premi. [tab.1]
Il risultato della gestione finanziaria è previsto in crescita a 5,2 mln di euro al 2025, partendo da 2,5 mln di euro del 2022 passando attraverso i 3,7 mln di euro del 2023 e i 4,5 mln di euro del 2024.
L’utile normalizzato, dal livello di circa 13,6 mln di euro di fine 2022, toccherà i 15,8 mln nel 2023, i 19,3 mln nel 2024, per salire a 25,9 mln nel 2025, con un RoE che a regime sarà in area 19%. [tab.2]
L’utile normalizzato è risultato di esercizio depurato di oneri e proventi non ricorrenti, collegati quindi ad eventi di natura straordinaria.
Il dato di Solvency Ratio, grazie alla generazione di capitale assicurata dall’attività di business e dalla prudente politica dei dividendi, si attesterà progressivamente in area 175%, senza aumenti di capitale. [tab.3]
L’ammontare dei dividendi corrisposto è previsto in crescita grazie all’aumento dell’utile, con un Payout Ratio costante al 30% in arco Piano.
Nell’ambito delle tematiche legate al mondo ESG, Net Insurance si pone come obiettivo il consolidamento delle proprie policy attraverso l’introduzione di sei macro-target:
• Incremento del focus nella selezione di investimenti che rispettino i criteri ESG e/o in asset aziende che operino in settori «non critici»;
• Riduzione emissioni CO2 relative a uffici e data center del 15% in arco Piano e incremento della quota di energia rinnovabile utilizzata;
• Miglioramento continuo dell’ambiente lavorativo e mantenimento del riconoscimento Great Place to Work (score >60%);
• Commitment per il mantenimento dei livelli di rappresentanza di genere (in area 40% del genere meno rappresentato) e di assenza di Gender Pay Gap con il pieno rispetto delle logiche di meritocrazia;
• Valorizzazione del comitato interno ESG in termini di sviluppo di iniziative per la diffusione della cultura della sostenibilità all’interno dell’organizzazione;
• Integrazione obiettivi di sostenibilità nel compenso variabile del management in arco Piano.
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guarda qui la speciale intervista ad Andrea Battista, post presentazione