Il costo del premio dell’Rc auto a febbraio è cresciuto del 15-16% annuo: in media almeno 40-50 euro in più per le vetture e 10-20 per le due ruote.
Un aumento, rilevato dai comparatori di polizze online Facile.it e Segugio.it, ampiamente preannunciato già a fine 2022 e dovuto essenzialmente al caro vita, che ha innalzato il costo dei sinistri l’inflazione che influisce sul costo di riparazione dei veicoli e sul valore medio dei sinistri e la ricrescita del numero degli incidenti stradali dovuto al ritorno alla mobilità post Covid. Per valutare le diverse offerte c’è anche il comparatore pubblico Preventivass dell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni e Ministero delle imprese e del made in Italy, contestato però da SNA per confronti considerati inaffidabili e, più di recente, da Anapa per esser preso a base dell’informativa che gli agenti sono tenuti a inviare ai clienti sul prezziario, per altro abbastanza eterogeneo, dei loro differenti mandanti. Sono forti, infatti, le differenze territoriali: secondo questi ultimi report, ad esempio, la Lombardia sfiorerebbe il +20%.
Già nel terzo trimestre 2022 la stessa Ivass riscontrava un aumento del 2,5% rispetto al secondo, per un premio medio di 362 euro: sempre meno dei 488 del 2014, anno da cui i prezzi iniziarono a scendere. Il ritorno in massa al volante dopo il break pandemico ha indubbiamente premuto sui combined ratio societari, non è un caso che la contrazione maggiore dei premi si sia registrata nel 2021. Stabile, dopo due anni di calo, il tasso di penetrazione della black box che aiuta i periti a ricostruire gli incidenti, più presente al Sud. In base al numero di dispositivi ADAS installati, per il cliente è possibile risparmiare fino al 20%. A quanto risulta a PLTV, a parità di coperture, in questo momento al cliente convengono anche i prodotti per veicoli “green”, come passare dall’assicurazione a guida esclusiva a quella esperta.
In Futuro meno Sinistri, ma più Cari: il Mercato Auto corre più Veloce di quello Assicurativo?