28 Marzo 2025

Rischi informatici: PMI bocciate dal Cyber Index Generali, ACN per la partnership Stato-compagnie

Nel 2024 le piccole e medie imprese italiane hanno raggiunto complessivamente un livello di consapevolezza, in materia di sicurezza digitale, di 52 su 100: 1 punto in più rispetto al 2023.

Dal 2° rapporto Cyber Index PMI, presentato ieri a Roma da Generali e Confindustria, emerge la necessità di una maggior promozione della protezione informatica. Il sondaggio ha riguardato 1.005 aziende: il 44% riconosce il rischio cyber, ma solo il 15% ha un approccio strategico – che preveda definizione di investimenti e responsabilità – e la capacità di valutarlo e mitigarlo. Dal 2018 al 2023 è stato rilevato un +79% degli attacchi gravi di dominio pubblico a livello mondiale: l’avvento della GenAI migliorerà la capacità di proteggere gli asset informativi e al contempo contribuirà a intensificare la minaccia.
Allo stesso modo “il fattore umano è rilevantissimo nella gestione della minaccia, così come appare come un fattore critico” spiega Barbara Lucini, resp. Country Sustainability & Social Responsability di Generali Italia, sostenendo “l’adozione di pratiche efficaci di protezione, anche in ambito assicurativo” che vadano di pari passo con agevolazioni anche creditizie che facilitino la transizione digital delle PMI, così da migliorare la resilienza e competitività del nostro sistema economico.

La cyber protection “passa anche attraverso una virtuosa collaborazione pubblico-privato” rammenta Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, come richiesto da diversi player del settore: oltre alla tutela dalle catastrofi naturali e dall’invecchiamento dei cittadini, il partenariato Stato-compagnie dovrebbe riguardare presto anche questo ambito.
Come Generali, mettiamo a disposizione delle organizzazioni aziendali le nostre competenze in tema di identificazione dei rischi cyber, oltre a strumenti assicurativi innovativi” aggiunge il general manager, Massimo Monacelli (foto). Ma, anzitutto, le PMI italiane “devono potenziare le proprie difese digitali – sottolinea Remo Marini, Group Chief Security Officer del Gruppo -, in un contesto di crescita tecnologica continua, requisiti regolamentari stringenti e interconnessione sempre maggiore tra minacce cyber e dinamiche geopolitiche e sociali è fondamentale che le aziende siano consapevoli dei propri asset critici, e che alla luce di ciò prioritizzino gli interventi di protezione”.

Il roadshow di Generali per sensibilizzare gli imprenditori sul tema partirà l’1 aprile, ancora da Roma, e proseguirà nei prossimi mesi coinvolgendo Genova e Napoli.

Cyber Insurance, la Consapevolezza cresce con i Rischi: Esposizione e Percezione del pericolo in Famiglie e Imprese

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