da Relazione Annuale IVASS 2019
La pandemia può essere un fattore propulsivo dell’innovazione di prodotto. Al di là delle misure a carattere straordinario assunte, è necessario che l’industria assicurativa faccia tesoro delle carenze di protezione emerse, dei cambiamenti nei rischi finanziari e macroeconomici e dell’evoluzione dei rischi operativi, per dare una risposta alle esigenze di risparmio e di protezione della clientela.
Alle compagnie chiediamo di definire prodotti chiari in ciò che offrono e non offrono, scevri da eccessive complessità e non impoveriti da cavilli e clausole di esclusione.
Lo sviluppo e il radicamento dell’industria assicurativa passa anche per la qualità e l’efficacia delle reti distributive.
In Europa prevale tuttora un modello distributivo basato sul contatto personale e sul rapporto fiduciario; il valore della relazione personale viene riconosciuto anche nei sistemi distributivi basati su piattaforme digitali. La logica multicanale e il crescente ruolo delle reti bancarie non fanno venire meno l’importanza di agenti e broker, depositari di un ricco bagaglio professionale e di conoscenza dei bisogni assicurativi della clientela.
Vanno però individuate soluzioni, anche organizzative, per accrescere la capacità operativa e la forza di innovazione degli oltre 33.000 tra agenti e broker iscritti nelle sezioni A e B del Registro Unico degli Intermediari (perlopiù micro-imprese, il 70 per cento circa delle quali ditte individuali), anche al fine di favorire un migliore utilizzo delle tecnologie digitali a supporto dello sviluppo delle relazioni con la clientela.
L’IVASS è pronta a confrontarsi su questi temi per ridurre la sottoassicurazione e per rafforzare le prospettive del settore.