11 Settembre 2024

Volatilità dei sinistri e Rischi complessi, Munich Re concentrata su “Tassi e Condizioni adeguate”

Il mercato riassicurativo ha raggiunto un equilibrio ragionevole – afferma Thomas Blunck, membro del board di Munich Re –, tuttavia permane una notevole incertezza: l’aumento dei costi dei sinistri in diversi segmenti dovuto a fattori indipendenti dalle condizioni macroeconomiche, come i maggiori costi per le cure mediche e la carenza di materiali e personale.

All’alert il colosso tedesco, tra gli sponsor del prossimo ReInsurance Day 2024 di Milano, risponderà concentrandosi nel garantire “condizioni adeguate al rischio“, forte anche degli straordinari risultati del primo semestre. Per i riassicuratori il contesto resta promettente e impegnativo allo stesso tempo. La crisi geopolitica resta pressante e l’inflazione, sebbene in calo nelle economie avanzate, sembra destinata a restare su livelli più elevati nei prossimi anni rispetto all’ultimo decennio. Al Rendez-Vous 2024 di Monte Carlo è emerso però che il capitale riassicurativo globale, indicatore della capacità, è salito come previsto a 515 miliardi di dollari nel 2024. Il mercato dei capitali di rischio alternativi è leggermente cresciuto, senza grandi ripercussioni sul business, mentre la domanda di capacità riassicurativa resta elevata consentendo al comparto di stabilizzarsi a un livello più alto.
Rendimenti adeguati sono cruciali per il settore riassicurativo, che non è stato in grado di coprire il costo del capitale in quattro degli ultimi sette anni – aggiunge Blunck -. Ma un solo anno positivo non è sufficiente: dobbiamo raggiungere costantemente tassi adeguati al rischio, dato che l’esposizione e la crescente volatilità dei sinistri si traducono nella necessità di maggiore capitale di rischio“. A causa della natura stessa del business, tassi insufficienti possono incidere sulla redditività per diversi anni.

Munich Re individua altre due aree che richiedono competenze specialistiche e approccio disciplinato, condivise con gli altri player. La prima è quella delle catastrofi naturali, dove il gruppo evidenzia una tendenza al rialzo dei sinistri assicurati (per un conto da oltre 100 mld all’anno) strettamente legato alla crescente esposizione delle attività a eventi non di punta, aggravati però dal cambiamento climatico e – aggiungiamo – spesso dalle mancate e doverose azioni monitoraggio, manutenzione e messa in sicurezza dei territori più fragili e vulnerabili. Ad ogni modo, diversificazione e investimento in modelli di rischio innovativi stanno rendendo il business nat cat redditizio per Munich Re nel lungo termine, consentendogli di aumentare la propria capacità di trasferimento del rischio in regioni selezionate. Sarà interessante, a proposito, ascoltare all’appuntamento milanese del 9 e 10 ottobre l’opinione dei leader del settore sull’obbligo di copertura catastrofale per le imprese istituito in Italia, tra gli argomenti affrontati nel Forum che accompagnerà la due giorni di networking e negoziati finalizzati al rinnovo dei trattati con le compagnie cedenti.
La seconda area è il cyber risk, dato in forte ascesa in futuro: Munich Re intende continuare a fornire una capacità significativa per far fronte alla sfida con prezzi, termini e condizioni adeguati – e a investire anche qui in conoscenze scientifiche e tecnologiche nella modellazione del rischio – restando però ferma nella strategia di non coprire rischi sistemici non assicurabili, come una guerra informatica.

Rischi Catastrofali: Cat Bond e Unione Assicurativa per Aiutare la Riassicurazione

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