L’Ivass ha accolto l’istanza di rinuncia all’autorizzazione nel ramo RcAuto presentata da Zurich Italia, che distribuisce online le polizze attraverso il brand Zurich Connect.
La branch, guidata da gennaio dall’amministratore delegato Bruno Scaroni, esce dopo oltre 10 anni da un business digitale che sulla penisola non ha mai dato i frutti sperati: ormai da mesi il player svizzero ha smesso di inviare offerte di rinnovo ai circa 150 mila clienti che hanno sottoscritto il prodotto nel nostro Paese, mentre i contratti ancora attivi andranno a scadenza.
Il nuovo Piano industriale 2025-2027, su cui è attualmente al lavoro il management, sarà presentato entro il prossimo dicembre alla capogruppo – che ha appena archiviato una eccellente prima semestrale 2024 – e a quanto si apprende, oltre al deciso rilancio dell’intero comparto Vita, mette al centro della strategia aziendale la rete fisica:
Sommando subagenti e collaboratori al network fisico di circa 1000 agenti e altrettanti consulenti finanziari, già oggi la struttura distributiva di Zurich Italia arriva infatti a contare circa 5mila professionisti, che la compagnia intende valorizzare.
“Abbiamo sempre sostenuto che la vendita diretta della RcAuto non incontra le reali necessità degli automobilisti, né contribuisce a migliorare la sensibilità dell’utenza nei confronti del prodotto assicurativo – esulta Claudio Demozzi, presidente Sna -. Da tempo anche gli operatori diretti stanno rivolgendosi agli intermediari tradizionali per rimanere sul mercato: questo dimostra che la distribuzione agenziale ha ancora ampi spazi di sviluppo se svolta con la dovuta professionalità, competenza e libertà operativa“.
