24MAX, la società di mediazione creditizia in j-v fra RE/MAX e 24Finance, ha concluso il suo primo anno di attività con risultati al di sopra delle attese e ha proseguito con lo stesso ritmo anche nei primi mesi del 2020, confermando la crescita anche nel periodo del lockdown e della fase 2.
Il modello di business di 24MAX, la cui unicità consiste nella stretta sinergia operativa con la rete immobiliare di Re/MAX, (presenza di corner di consulenza della società di mediazione presso le agenzie immobiliari), ha mostrato la sua piena capacità di resilienza alla sfida del Covid-19, in virtù della sua strategia operativa innovativa verso clienti e prospects.
I credit specialist di 24MAX non hanno infatti mai interrotto la loro attività, anche durante il lockdown. Si sono spostati fin da subito ad una operatività in remoto, grazie anche alla efficienza della tecnologia di alcune banche partners, che ha garantito la continuità del business e alla possibilità di offrire la propria consulenza, durante gli eventi virtuali del tipo Open House, organizzati dagli agenti immobiliari RE/MAX.
Il modello di 24MAX si conferma inoltre “resistente” anche nell’affrontare la fase 2 dell’emergenza, come sostiene Riccardo Bernardi, chief development officer di 24MAX (nella foto), che esprime a PLTV la sua soddisfazione per i risultati importanti ottenuti sia in termini di pratiche mutui (ma anche prestiti e cessione del V) intermediate, sia in termini di crescita della rete. Ad oggi, si contano infatti oltre 50 corner 24MAX presso le agenzie RE/MAX, di cui 16 attivati durante l’era Covid-19. Sottolinea ancora Bernardi, come nei mesi di marzo-aprile, i credit specialist abbiamo elaborato ben 180 pratiche di mutuo, registrando un aumento dei volumi intermediati, in netta crescita rispetto a gennaio e febbraio.